Nelle prime ore del pomeriggio dell’altro ieri gli agenti del Commissariato di Ventimiglia e della Squadra Mobile di Imperia si sono presentati da Agnese Claudio, nato il 19.6.1969 in provincia di Imperia, per eseguire un’ordinanza, firmata dal GIP del Tribunale di Sanremo, dr.ssa Leopardi, per l’applicazione di una misura cautelare detentiva, in quanto indagato per il reato di cui all’art. 572 del codice penale (maltrattamenti in famiglia).

 Agnese è accusato di aver sottoposto a maltrattamenti il coniuge sia nel corso della convivenza che nel corso dei rapporti lavorativi anche di fronte ad altre persone, apostrofandola con epiteti spregiativi di vario tipo e minacciandola gravemente di lesioni e perfino di morte. E’ stato pertanto sottoposto agli arresti domiciliari presso un’altra abitazione lontana dal luogo di residenza.

 Nel corso delle indagini relative all’incendio del capannone, condotte dal Commissariato di Ventimiglia e dirette dal Sost. Procuratore della Repubblica di Sanremo dr. Zocco, erano infatti emersi – inaspettatamente - elementi relativi non agli eventuali responsabili dell’attentato incendiario, bensì alla condotta dell’arrestato nei confronti della moglie, per cui gli sforzi degli investigatori si sono concentrati – per priorità di importanza – nei confronti della tutela dell’incolumità della signora.

  La preziosa partecipazione alle indagini da parte della Squadra Mobile di Imperia testimonia il livello di attenzione e l’impegno che la Polizia di Stato riserva a queste tematiche, nella consapevolezza che il fenomeno della violenza domestica nei confronti dei più deboli è diffuso in ogni fascia della popolazione, senza distinzione di religione, età e cultura.

 Si auspica che questo episodio possa costituire un incoraggiamento per le vittime di analoghi reati a presentarsi negli uffici della Polizia di Stato per trovare consiglio, assistenza e tutela.