"La Svolta" , il boss Marcianò: "bisogna agire contro i giudici"
"Bisogna fare qualcosa contro i giudici. Troppo scomodi". Sono le parole di Giuseppe Marcianò pronunciate tra il 2010 e il 2011, quando era spaventato dai blitz e dalle indiscrezioni relative alla presenza di pentiti e di collaboratori in grado di svelare le trame della mala calabrese in Liguria. Le intercettazioni agli atti registrano delle minacce fatte in particolare nei confronti del procuratore di Sanremo Roberto Cavallone e in quelli del magistrato della procura nazionale antimafia Anna Canepa.
Parole di insulto e disprezzo, compreso un indegno e vile commento per la prematura e improvvisa morte del sostituto procuratore sanremese Francesco Pescetto, uno dei primi magistrati a dare una svolta alle vicende.
Le conversazioni di Marcianò avevano portato a prendere provvedimenti in difesa dei due minacciati: la scorta per il giudice Canepa e un servizio di sorveglianza discreta per il procuratore di Sanremo.
(Foto Gatti)