Ha un nome il cadavere rinvenuto nella tarda mattinata di ieri nello specchio di mare adiacente al Porto di Oneglia era privo di documenti, nessuna segnalazione di scomparsa relativa ad un uomo con quelle caratteristiche somatiche era stata ufficializzata, l’avanzato stato di alterazione del corpo dovuto alla prolungata permanenza in mare aveva fatto supporre che quel corpo fosse potuto arrivare da lontano, spinto dalle correnti marine.

Ma la maglietta azzurra con la scritta “don’t stop moving N.Y.”, era simile a quella indossata da un uomo di sessantatre anni che, il 30 aprile u.s. all’interno di un appartamento sito in una via centrale di Imperia, aveva avuto un diverbio con la compagna provocandole gravi lesioni. Nella circostanza erano intervenuti i poliziotti della Squadra Volante che avevano prestato il primo soccorso alla donna e ricevuto la relativa denuncia. L’uomo si era poi volontariamente allontanato da casa senza più farvi ritorno.

Il vivido e particolareggiato ricordo di quell’intervento da parte di quegli stessi operatori di Polizia ha fatto si che la donna potesse riconoscere il defunto in BONFANTI Mario, di anni 63, nato a Lecco. I due si erano trasferiti dalla provincia di Lecco a Imperia da poco più di un mese per realizzare il sogno di vivere al mare. Sono in corso gli accertamenti per verificare gli spostamenti dell’uomo negli ultimi giorni, il luogo e la dinamica della caduta in mare. L’esame autoptico stabilirà la data e la causa del decesso.