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19.01.2012 - Donatella Lauria

La storia: Umberto Nobile come Schettino, la tragedia del dirigibile "Italia"

Se andiamo a sfogliare le pagine della storia dei "grandi" incidenti, il più noto di comandante in fuga risulta Umberto Nobile che scappò durante il tragico tentativo di trasvolata dell’Artico a bordo del dirigibile “Italia”. Era il 25 maggio 1928. Mentre aveva compiuto quasi tutto il tragitto l'Italia finì con uno schianto sul ghiaccio durante una violenta tempesta. Dieci uomini vennero sbalzati dall'urto sul ghiaccio mentre il dirigibile riprendeva quota portando con sé gli altri sei membri dell'equipaggio destinati a scomparire per sempre.

I superstiti, fortunatamente, si trovarono circondati di materiali caduti con l'impatto o gettati eroicamente dall'aeronave tra i quali cibo, una radio e la famosa Tenda Rossa (in realtà di color argento, colorata di rosso con dell'anilina, sostanza usata per le rilevazioni altimetriche) entro la quale si adattarono a vivere per sette settimane. Dall'incidente scaturì la prima spedizione internazionale di soccorso polare e un mese dopo Nobile venne portato in salvo con un piccolo aereo svedese comandato dal tenente svedese Lundborg.
Nobile non voleva essere salvato per primo poiché uno del gruppo, Cecioni, aveva una gamba fratturata ma il pilota svedese su precisi ordini fu irremovibile nell'ordinare al generale di essere salvato per primo. Quando il pilota ritornò a prendere gli altri, precipitò egli stesso rimanendo a sua volta imprigionato tra i ghiacci. Mentre tutte le forze internazionali di soccorso si erano mobilitate per salvare i superstiti, la sola nazione che rimase inerte fu proprio l'Italia. La nave appoggio Città di Milano comandata dal capitano Romagna rimase alla fonda nella Baia del Re su precisi ordini di Roma. Una volta che Nobile vi salì a bordo vi rimase da prigioniero, impossibilitato a fornire utili indicazioni per il salvataggio mentre la stampa su pressione del movimento fascista lo tacciava di vigliaccheria. Solo il 12 luglio 1928 il rompighiaccio russo Krasin raggiunse i superstiti e li trasse in salvo.

Nobile fu accusato di aver abbandonato i suoi uomini e fu costretto a dimettersi da tutte le cariche. Di fatto, il governo dell'epoca lo abbandonò al suo destino e solo dopo la fine della seconda guerra mondiale il giudizio della commissione d'inchiesta fu sovvertito e Nobile venne riabilitato e promosso al grado di generale.

Ogni evento è un caso unico e non può essere accomunato ad altri, però la storia insegna che per giudicare è bene sempre che l’onda emotiva passi e tutte le informazioni siano raccolte.


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