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16.05.2012 - Marco Risi

L'impegno della Polizia di Frontiera per “contrastare la criminalità transfrontaliera"

VENTIMIGLIA-Quattro arresti da parte della Polizia di Frontiera di Ventimiglia in questi primi giorni della settiamana tutti i dettagli

Ottimo inizio di settimana per la Polizia di Frontiera di Ventimiglia, i cui uomini hanno una sola parola d’ordine “contrastare la criminalità transfrontaliera”. Quattro arresti dunque, due dei quali provenienti dalla Spagna e gli altri due dalla Francia.

I primi due stranieri, VLAD Marius, rumeno di 34 anni ed ALLKO Altin, albanese di 28, rientravano in Italia attraverso l’Autostrada A/10 a bordo di pullman di linea partito da Barcellona. All’ “alt” della Polizia, per i controlli di routine, i due uomini pensavano di “ingannare “ gli Agenti fingendosi spaesati turisti.

Occhiali da sole, mappe stradali, macchina fotografica, maschera e pinne, questi gli “attrezzi di scena” che speravano fossero sufficienti per evitare i controlli delle Forze dell’Ordine, ma ignari della professionalità e dei meticolosi accertamenti messi in atto costantemente dagli uomini del V.Q.A. Fanzone. Dai controlli alla Banca Dati VLAD Marius, già arrestato numerose volte per reati contro il patrimonio, risultava colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Tivoli nel 2006, dovendo espiare 6 mesi per tentato furto aggravato, mentre ALLKO, che dapprima esibiva un passaporto biometrico albanese risultato falso, era colpito, con alias ALLKO Eduart, da decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Pistoia nell’ottobre del 2007.

Il terzo arrestato, LAFDALI Moussa, marocchino di 27 anni, è stato intercettato all’atto del suo ingresso a bordo treno proveniente da Lourdes. L’uomo, che esibiva un permesso di soggiorno rubato in bianco a Roma, risultava colpito da decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Modena, già accompagnato coattivamente per essere imbarcato da Milano nell’agosto del 2011, aveva fatto rientro clandestinamente in Italia.

ISMAIL Lofti, tunisino di 30 anni, raggiungeva l’Italia con un treno francese e alla richiesta di esibire i documenti, consegnava una carta di identità ed una patente, apparentemente rilasciate dai competenti Uffici di Lodi, ma che insospettivano gli Agenti, infatti, da una verifica mediante apposite apparecchiature a raggi ultravioletti, risultavano totalmente false.

Con tali documenti infatti tentava di celare la vera identità in quanto, sotto l’ alias LOTFI Ismail, risultava colpito da decreto di espulsione del Prefetto di Lodi emesso nell’agosto del 2011. Gli stranieri venivano tratti in arresto ed associati alle Carceri di Sanremo.


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