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29.08.2013 - Redazione

Omicidio a Ventimiglia: la storia dell'omicida doveva diventare un libro

Stava prendendo degli appunti e avrebbe voluto scrivere un libro sulle violenze subite: Gabriele Forino, il trentenne di Ventimiglia che lo scorso 22 agosto ha ucciso con oltre venti coltellate il padre Eliseo, 64 anni, pensionato. L’omicidio avvenne al culmine di una furiosa lite dovuta a un rapporto conflittuale insorto nella pubertà, per via di una serie di presunti abusi sessuali commessi dal genitore nei confronti del parricida. A darne notizia  la mamma del Giovane, Alba Giordana, che lo ha aiutato a mettere insieme i vari appunti al computer, abbozzando la prefazione. ”Sono piccolo e a fatica comprendo il mondo – scrive Gabriele – il mondo dei grandi è così diverso, perchè papà fa certe cose con me? Adesso da grande mi rivedo piccolo e ho capito cosa il papà faceva, vorrei parlare con lui da uomo a uomo ma non posso. Ogni giorno penso come posso farlo…”. E ancora: ”Papà perchè mi hai violentato??? Ora un cane urla la sua rabbia, nel suo sogno di libertà si è svegliato legato alla catena e bastonato si  accorto di quanto l’amore malato del suo padrone lo renda schiavo…. Nei confronti di Gabriele, il pubblico ministero Antonella Politi ha chiesto una perizia psichiatrica per stabilire il suo grado di capacità di intendere e di volere.


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