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18.03.2013 - Redazione

Ventimiglia, arrestato il folle scappato con la Porche

Dopo un faticoso pomeriggio di ricerche che hanno visto all’opera i Carabinieri della Compagnia di Ventimiglia con i vari reparti e le Stazioni dipendenti nonché con l’ausilio di Polizia di Stato e Guardia di Finanza, nella tarda serata di ieri i Carabinieri di Ventimiglia hanno tratto in arresto CRESCI ALEXANDRE ANTONY CHRISTIAN, 26enne monegasco, ivi residente, poiché ritenuto responsabile di resistenza a pubblico ufficiale, furto aggravato e simulazione di reato. Il giovane, in compagnia di altro ragazzo in corso di identificazione, a bordo di una Porsche Carrera di colore blu da poco acquistata e con targhe provvisorie monegasche, aveva fatto ingresso in Italia attraverso la barriera Autostradale A/10 di Ventimiglia, verso le ore 12.30 circa di ieri. Invitato a fermarsi per un controllo dalla Polizia di Frontiera, il giovane si dava alla fuga a forte velocità al fine di evitare il sequestro del mezzo che non era autorizzato alla circolazione sul T.N.. La medesima autovettura priva di targhe veniva segnalata ai Carabinieri aggirarsi nel pomeriggio nel Comune di Perinaldo. Dopo poco, l’auto recante a quel punto targhe italiane, poi risultate asportate a Perinaldo, veniva intercettata in Isolabona da una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Ventimiglia. A quel punto si ingaggiava un rocambolesco inseguimento sulla SP 64 direzione mare, mentre altre pattuglie chiudevano ogni via di fuga. Giunta in Dolceacqua, l’auto sorpassava a folle velocità ed in contromano la fila di auto ferme per il blocco operato dai Carabinieri di Dolceacqua e, salendo con due ruote sul marciapiede, speronava l’auto di servizio mettendo a repentaglio l’incolumità dei militari e delle altre persone presenti, continuando la fuga. Il conducente, nonostante i danni riportati all’auto e la vistosa fumata che emetteva, riusciva ad avvantaggiarsi rispetto all’autoradio inseguitrice dei Carabinieri, vedendosi però costretto a fermarsi dopo alcuni chilometri all’altezza della località Bigauda del Comune di Camporosso, dandosi alla fuga a piedi, non prima di averla parcheggiata in modo defilato e chiusa a chiave.

Le ipotesi investigative dei Carabinieri cominciavano ad avere riscontri verso le successive ore 19.00, quando il predetto provava a formalizzare una denuncia di furto dell’auto presso gli Uffici della Polizia Nazionale Francese di Mentone non avendo minimamente considerato che i Carabinieri avevano già anticipato con ogni contromisura le possibili iniziative che avrebbe potuto intraprendere l’autore. Gli inquirenti infatti, nonostante tutte le difficoltà del caso, avevano arguito da una serie di elementi che alla guida poteva trovarsi il legittimo possessore del mezzo (poi risultato appena acquistato da un concessionario a Roma e quindi con l’iter per la radiazione in corso).

Dirottato quindi a formalizzare la denuncia in Italia, il giovane si presentava presso la Stazione di Ventimiglia P.le dove denunciava il patito furto dell’auto nella convinzione e speranza di poterne rientrare in possesso. Invece una serie di incalzanti domande lo costringevano a cadere in evidenti discrasie e contraddizioni, dopo una miriade di inverosimili e fantasiose ricostruzioni (compreso un alibi sulla giornata trascorsa), che non ingannavano gli inquirenti e quindi lo portavano ad ammettere le proprie responsabilità in merito alle contestazioni a lui mosse.

Tratto in arresto è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma in attesa del giudizio con rito direttissimo che verrà celebrato nella mattinata di domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani.

L’autovettura incidentata è stata recuperata è stata sottoposta a sequestro in attesa di riscontri ed accertamenti tecnici.

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