Ventimiglia, bloccata in stazione una "star" dei furti
L'altra mattina due giovanissime gitane vagavano nella stazione di Ventimiglia alla probabile ricerca di qualche turista distratto da borseggiare quando il personale in divisa del Settore Polizia di Frontiera le avvicinava per un normale controllo. Le due ragazze non potevano sfoderare altro che il loro sguardo ammaliante e per nulla intimorito, perché erano sprovviste di documenti d’identificazione.
Valentina e Marcella, così dichiaravano di chiamarsi, protestavano per il controllo con teatrale veemenza ma gli agenti non si lasciavano intimidire e le conducevano in Ufficio per accertamenti più approfonditi.
Mai avrebbero immaginato che una delle due, la diciannovenne RISTESKI Valentina, di nazionalità serba, peraltro in stato interessante, potesse vantare un "curriculum" giudiziale così ricco.
A suo carico pendeva un mandato di cattura emesso dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Milano per diversi reati commessi nel 2011 nell’hinterland milanese, precisamente a Somma Lombardo e Olgiate Olona - perlopiù furti in abitazione aggravati da lesioni personali e false attestazioni, dovendo ancora espiare la pena residua di anni 1 mesi 6 giorni 4 di reclusione.
Ma il suo curriculum era ricco di prodezze nel campo dei reati contro il patrimonio, perpetrati non solo in giro per l’Italia - in Sardegna, Lazio, Lombardia e Umbria – ma anche all’estero, in Portogallo, Lussemburgo e Svizzera, tanto da essere entrata nel mirino di Interpol.
Veniva quindi accompagnata presso un istituto penitenziario minorile in Toscana mentre la sua giovane amica e apprendista croata EMINOVIC Marcella, di anni diciotto, con all’attivo precedenti penali analoghi ma nulla in atto, meritava un semplice decreto di espulsione dal Territorio Nazionale emesso dal Prefetto di Imperia con accompagnamento coatto presso il CIE di Ponte Galeria (RM).