Ventimiglia: clandestini "incastrati" dai passeur dietro agli schienali dell'auto
Continua dilagante l'attività dei passeur a Ventimiglia. E per nascondere bene i clandestini i due passeur hanno pensato bene di "incastrarli" agli schienali dell'auto.
Ancora una volta la Polizia di Frontiera pone un freno al fenomeno dell’immigrazione clandestina arrestando, in un colpo solo, due passeur che tentavano di far entrare illegalmente in Francia, due stranieri privi di documenti.
Che il trasporto di clandestini sia divenuta una delle attività criminali più gettonate degli ultimi mesi, è cosa nota, così come è noto l’impegno profuso da tutto il personale della Polizia di Frontiera per arginare il fenomeno stesso, che ad oggi ha portato, dall’inizio dell’anno, all’arresto di oltre una dozzina di “passeur”.
Forse è stata anche questa consapevolezza a sollecitare la fantasia di K.A. di anni 28 e A.W. di anni 31, tunisini, residenti nella zona di Tolone (F).
Infatti, dopo aver contattato i clandestini, presumibilmente in stazione a Ventimiglia ed aver pattuito il compenso, li hanno fatti salire a bordo della Renault Clio condotta da A.W. e, vista l’esile corporatura dei due, li hanno letteralmente “incastrati” dietro gli schienali dei sedili anteriori, dirigendosi poi verso la frontiera.
Per meglio distogliere l’attenzione degli Agenti, hanno apposto sui vetri dell’auto una pellicola oscurante così che, complice il buio della notte, sarebbe stato impossibile vedere altro che i sedili posteriori vuoti. Giunti alla barriera autostradale, con la musica ad alto volume, hanno finto di essere due ragazzi al rientro da una allegra serata ma i poliziotti, la cui provata esperienza li porta a non sottovalutare nulla, oltre al controllo documentale hanno ispezionato l’auto trovando, con sorpresa, i due clandestini risultati essere di nazionalità marocchina, pericolosamente incastrati tra i sedili.
A quel punto sono scattate le manette per i due passeur che hanno concluso la loro trasferta nel carcere di Imperia.