giovedì 18 aprile 2024
Sei in: Ponenteoggi » Cronaca
18.09.2013 - Redazione

Ventimiglia: come la Polizia di frontiera scopre un documento falso

Scoprire l’identità di un documento, soprattutto se rilasciato da autorità estere, è un’operazione che richiede tempi molto lunghi, non di rado mesi, se il paese interessato non è, per così dire, burocraticamente organizzato.  Viceversa, si possono ottenere informazioni in tempo reale se gli operatori di Polizia sanno destreggiarsi e sfruttare le potenzialità offerte da uffici internazionali sparsi in numerose frontiere europee.

E’ in questa ottica che personale della Polizia di Frontiera riusciva a scoprire la falsità di un  documento esibito dal sedicente cittadino rumeno C. C.,  di 34 anni, in Italia senza fissa dimora.

L’uomo, controllato da personale di Polizia nei pressi della barriera autostradale in uscita dal T.N. a bordo auto, esibiva una carta di identità rumena che, nonostante fosse straniera e, dunque,  meno nota,  insospettiva gli Operatori.  Da un esame effettuato sul documento, a mezzo sofisticate apparecchiature, emergeva la mancanza delle previste caratteristiche di sicurezza e, dunque, la  sua probabile falsità. A quel punto il personale di Polizia riusciva a contattare il Centro di Cooperazione di Polizia e Dogana  di Galati, posto sulla frontiera romeno-moldava, il quale, dotato di apparecchiature moderne e sofisticate, inviava, nel giro di venti minuti, copia del documento riportante generalità,  numero e data rilascio del reale possessore del documento, stabilendo dunque la falsità di quello esibito sul quale era stata apposta la fotografia dell’esibitore ed una scadenza posteriore alla reale. A quel punto lo straniero veniva denunciato per i reati di falso documentale e sostituzione di persona.

Altro esempio di”collaborazione” tra Polizie straniere è stata la lettera di ringraziamento inoltrata dalla Polizia finlandese alla Polizia di Frontiera di Ventimiglia  attraverso la quale si è appreso che, grazie agli accertamenti esperiti dagli uomini del Settore, è stato possibile stabilire, nell’arco di poche ore, la falsità di un permesso di soggiorno italiano esibito da un cittadino dello Sri Lanka a quelle autorità. L’accertamento, che senza l’intervento degli Agenti di Frontiera avrebbe richiesto un iter particolarmente lungo, ha portato alla denuncia e successiva  riammissione dello straniero in territorio russo dove, poi, è stato arrestato per il suo ingresso clandestino.

 


Commenti

Nessun commento presente.
Accedi per scrivere un commento

 
Meteo