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28.12.2012 - Donatella Lauria

Ventimiglia: saranno demolite le opere abusive del blogger Ballestra

Il sindaco di Olivetta e avvocato Marco Mazzola spiega perchè saranno demolite le opere del blogger ventimigliese.

"Prima della recente de-pubblicazione dell'archivio del blog, Marco  Ballestra aveva affermato che:

"Per quanto riguarda il box metallico, il sindaco Mazzola non mi ha fatto inoltrare alcun procedimento sanzionatorio dal Geometra Mauro Fassola perché l'ho realizzato su di un terreno di proprietà dello zio della sua fidanzata o ex fidanzata. Se n'é guardato bene".

"Al contrario di quanto afferma Ballestra, - prosegue Mazzola - tanto l'esposto che ha dato origine agli accertamenti, quanto la comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio, menzionano, entrambi, espressamente, il box metallico.

Al contrario di quanto afferma il Ballestra, l'avvio del procedimento è stato notificato anche al proprietario del terreno, come il Ballestra ben sa, in quanto i destinatari dell'atto sono indicati nella missiva che ha regolarmente ricevuto.

Se non bastasse, il proprietario del terreno ha partecipato al procedimento, documentando che, da anni, richiede inutilmente al Ballestra di rimuovere il box.

Ballestra, quindi, anziché partecipare al procedimento amministrativo (come hanno fatto gli altri soggetti coinvolti), ha preferito dichiarare il falso su internet (affermando che, per il box, non sarebbe stato avviato alcun procedimento) e gettare discredito (affermando che sarebbe stato riservato un trattamento di favore al proprietario del terreno), all'evidente scopo di esercitare pressioni ed ottenere un trattamento di favore per sé stesso.

Ancora  Ballestra precisa che: "Gli abusi sono stati compiuti per consolidare le opere e renderle più sicure".

"Tale affermazione conferma l'esistenza degli abusi ed ha chiaro contenuto confessorio, al pari di quella contenuta nel successivo comunicato stampa del Ballestra (con il quale egli ha affermato che la zona meriterebbe di essere ri-naturalizzata).

Quanto alla motivazione per la quale Ballestra avrebbe realizzato gli abusi, invero, è la prima volta che si sente che 3 opere abusive (precisamente: 1) le due serre, di enormi dimensioni,  la struttura di cemento armato, il box metallico rappresentato servirebbero per "consolidare e rendere più sicuro" una quarta opera abusiva (difforme per maggiori dimensioni e differente tipologia rispetto a quella a suo tempo assentita), completamente indipendente e slegata dalle altre opere abusive.

Forse Ballestra intendeva prendere posizione solo sul quarto abuso - ritenendo, egli stesso, indifendibili i primi tre e - sostenendo che il vento incontra minor resistenza quando si scontra con una serra più grande? Perciò l'ha realizzata con dimensioni maggiori?

Libero di difendersi come crede, anche al di fuori della sede all'uopo prevista, mentendo, offendendo l'altrui reputazione e tentando di argomentare tesi l'assurde.

Ineccepibilmente, scaduti i termini perentori per la partecipazione al procedimento, il responsabile dell'ufficio tecnico ha notificato a Ballestra un'ordinanza di demolizione delle opere abusive.

Concordo con lui - conclude Mazzola - sul fatto che gli abusi debbono essere demoliti; tutti gli abusi, ovviamente, compresi i suoi, inclusi cioè quelli che egli stesso considera tali e, ciononostante, continua a mantenere.

Già in passato, invero, il Ballestra aveva dato prova di sensibilità verso il tema della tutela del paesaggio, divenendo il più convinto sostenitore di un progetto per la realizzazione (nientemeno che) di una cava per l'estrazione di pietra.

In tale occasione il Ballestra si diede molto da fare, tanto che trattò ed acquistò, per conto dell'imprenditore interessato, i terreni ove avrebbero dovuto sorgere l'impianto, le pertinenze e gli accessi.

Poiché la cava avrebbe distrutto un contesto paesaggistico di rara bellezza la popolazione è ovviamente insorta, impedendone la realizzazione.

Gli abusi in oggetto - alcuni dei quali, probabilmente, realizzati con contributi pubblici - sorgono proprio nella zona, sottoposta a tutela paesaggistica, ove avrebbero dovuto sorgere alcune pertinenze della cava.

Auspico che  Ballestra voglia smettere di offendere l'altrui reputazione ed assumersi finalmente con i fatti (non a parole) le responsabilità di quanto ha fatto, rimuovendo le opere abusive, qualora non fosse possibile (o per la parte in cui non fosse possibile) sanarle".


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