mercoledì 24 aprile 2024
24.01.2014 - Pierantonio Ghiglione

Sanremo: grande successo per il Lago dei cigni di Chaikovskij

E’ andata in scena a Sanremo al Centrale  la prima delle due serate della rassegna “teatri balletti”. Sul palco è stato portato in scena  “Il lago dei cigni”, opera magistrale di Chaikovskij.  Il balletto, interpretato dalla compagnia di San Pietroburgo, è legato alla tradizione e i danzatori russi rappresentano una punta di diamante: sono perfetti esecutori, affrontano le difficoltà tecniche del balletto su un palco molto sacrificato con una delicatezza tale da apparire quasi immateriali. L’impressione che si riceve dalla loro purezza di movimenti è di essere di fronte a corpi scolpiti ma senz’anima. La gestualità mimica è molto elegante e chiara, ma dalla perfezione delle linee sembra apparire poco emozionale. Purtroppo in una location così piccola si perde il fascino della coreografia dove si vede poco quel lago, elemento essenziale della storia, e ci sono alcuni vuoti di palco al cambio di scena con riflessi dei ballerini dietro le quinte che distraggono lo spettatore da quella che dovrebbe essere similare ad un’atmosfera incantata. La compagnia ha portato sul palco del Centrale un organico di 35 elementi, tutti molto bravi nei loro ruoli di danzatori  ma sicuramente molto sacrificati nello spazio ristretto. Nel complesso si è visto in scena un allestimento tradizionale con costumi curati e coloratissimi secondo la tradizione russa e quella per i bianchissimi tutù dei cigni. Bravi i ballerini solisti con la bella esibizione della ballerina protagonista nel duplice ruolo di Odette e Odile, apprezzati e applauditi dal pubblico anche il ruolo del cattivo Rothbart e quello del buffone. Come detto, l'unico dubbio che rimane allo spettatore è nella resa emotiva della coreografia che, nonostante lo sforzo profuso alla drammatizzazione, non riesce a coniugare la danza con gli stati d'animo dei personaggi, risultando fredda, scarna e poco passionale.

La Compagnia di ballo di San Pietroburgo, fondata nel 1969 da uno dei più famosi coreografi del XX secolo, Leonid Yacobson, è diventata in breve tempo un importante punto di riferimento nella storia della cultura russa del balletto.

Questa sera, venerdì 24 (inizio ore 21:15) è in programma la seconda serata della rassegna con “Lo schiaccianoci”, il balletto classico della migliore tradizione russa, nella sua versione completa in due atti. La musica sognante e fantasiosa di Chaikovskij racconta della vigilia di Natale che il borgomastro di Norimberga decide di festeggiare attorno all’albero con la moglie e i due figli, Clara e Fritz. Drosselmeyer, un misterioso personaggio, tra numeri di magia e atmosfere oniriche, regala a Clara uno schiaccianoci di legno a forma di soldatino. Al termine della sontuosa festa, Clara, felice per il dono ricevuto, si addormenta stringendo il suo schiaccianoci tra le braccia. La magia farà volare la piccola in un mondo fantastico, dove il suo schiaccianoci si trasformerà in un bellissimo principe. Il corpo di ballo, di rigorosa formazione accademica, impreziosito dalle musiche ciaikovskijane, porta in scena in maniera autentica tutta l'emozione e la romanticità dell'interpretazione di un sogno.

Twitter@pierghiglione

 


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