martedì 23 aprile 2024
04.10.2014 - Redazione

Tenco: è arrivato il giorno della "Ragazza con la fisarmonica"

Nata nel lontano 1924 a Saarlouis in Germania è stata internata ad Auschwitz.

E’ arrivato il grande giorno per la città di Sanremo: oggi, in occasione della seconda giornata della quarantesima edizione della Rassegna della Canzone d’autore, che indubbiamente ha avuto il merito in questi otto lustri di sprovincializzare una piccola cittadina ai confini occidentali d’Italia, è ospite della “ Città dei Fiori” la novantenne Esther Bejarano, meglio nota come la “ ragazza con la fisarmonica di Aushwitz”, simbolo vivente di ogni resistenza umana alla sopraffazione di stampo razzista e xenofobo capace di giungere sino alla soppressione nuda e cruda dell’essere umano. Nata nel 1924 a Saarlouis, terra di confine tra Germania e Francia, nel land della Saar che nel secondo dopoguerra a seguito del crollo della Germania nazista rimase per tre lustri sotto dominio francese, Esther Bejarano appartenne ad un’agiata famiglia di musicisti di religione ebraica. In virtù del proprio credo, la famiglia di Esther fu al completo deportata nel campo di sterminio di Aushwitz dove entrò a far parte dell’orchestra femminile del Lager a cui veniva affidato il compito più odioso che un internato potesse concepire: quello di sollazzare con la musica le gozzoviglie cui gli ufficiali della Wermacht, delle SS e della Gestapo e le loro famiglie davano luogo durante le ispezioni nel campo di sterminio. Esther suonava la fisarmonica e con la sua orchestra peregrinò, per ordine degli aguzzini tedeschi, di campo in campo: la Liberazione la colse a Ravensbruck. Scampata, a differenza dei genitori e della sorella, alle camere a gas proprio grazie al compito assegnatole di musicista, terminata la seconda guerra mondiale Esther Bejarano, come tantissimi altri ebrei che da secoli e secoli avevano eletto l’Europa, ed in special modo l’Europa centro- orientale, a loro terra autoctona, emigrò verso la Terra Promessa, cioè Israele, e vi si stabilì con la sua nuova famiglia insegnando musica nelle scuole. Nel 1960 però tornò in Germania, ad Amburgo, dove fondò l’Aushwitz Komitee Deutschland. Da tre anni le sue “ performance” ed i suoi spettacoli sono appannaggio pure del pubblico italiano:  nel gennaio del 2011 si esibì prima a Torino e poi al Teatro Alessandrino di Alessandria; l’anno dopo sempre nella città tra Tanaro e Bormida, a Torino ed a Cuneo; quest’anno ha dato spettacoli a Verona, Ferrara e Fosdinovo. Il suo repertorio spazia da Bertold Brecht, l’impareggiabile autore della “ Canzone da Tre Soldi” fatta conoscere in Italia da Milva, al greco Mikis Teodorakis, la cui musica fu la colonna sonora della resistenza del popolo ellenico al regime dei Colonnelli, passando per i canti yiddish della tradizione ebraica ed i canti della guerra di Liberazione italiana. Esther Bejarano stasera si esibirà in apertura di serata, l’inizio è previsto per le ore nove, al Teatro dell’Opera del Casinò Municipale di Sanremo ma già alle cinque ed un quarto di oggi pomeriggio, presso la “ Sala Privata” della medesima Casa da Gioco, terrà un’incontro con il pubblico degli ammiratori, trattando della sua vita professionale, la cui traccia è del seguente tenore:” Non solo Auschwitz. 90 anni in musica”                                 

Sergio Bagnoli 


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