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14.07.2014 - Federica Leuzzi

I consigli della nutrizionista: l'anguria anche per combattere la cellulite

La pianta dell'anguria, o cocomero, appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae; il suo frutto è molto voluminoso dalla forma sia rotonda, sia ovale e può superare il peso di 20 chilogrammi.

Le prime notizie riguardanti la coltivazione dell'anguria risalgono a circa 5.000 anni fa, precisamente in Egitto, dove, a tal proposito, sono stati rinvenuti preziosi geroglifici che testimoniano la veridicità di tale notizia; le origini della pianta, stando alla testimonianza di un esploratore di nome Livingstone, paiono però essere africane. Il periodo in cui il frutto giunge a maturazione  va da giugno a settembre.

Le angurie possono essere divise in due varietà principali: la prima, quella più nota e coltivata soprattutto in Italia, si chiama Anguria Crimson Sweet ed è originaria dell'America, è l'anguria classica, dalla forma sferica ed ovale, buccia verde scuro con striature verde chiaro e polpa di un bel colore rosso acceso.  La seconda, chiamata Anguria Sugar Baby, ha forma più piccola e rotonda con buccia dal colore verde uniforme.

QUALITÀ NUTRIZIONALE

Come sempre succede nel mondo naturale, questo vegetale compare sulle nostre tavole nel momento più opportuno: d’estate, quando il caldo richiede al nostro organismo un maggior consumo di liquidi e di minerali che ci aiutano a recuperare energia e forza.

Il cocomero è in assoluto il vegetale più ricco di acqua (94%); l’energia che ci fornisce è pari a 16 Kcal ogni 100 grammi. Sebbene la sua polpa sia particolarmente dolce, l'anguria presenta un apporto calorico molto basso ed è indicata per il suo effetto saziante: il sapore dolce non è dovuto agli zuccheri, ma alla presenza di sostanze aromatiche particolari.

Oltre all’acqua, presente in grande quantità, vi sono fibre, sali minerali (in particolare fosforo, calcio, sodio, potassio, magnesio e ferro), vitamine A, C, B1, B2, B6 e PP, carboidrati e proteine (in modesta quantità), assenti i grassi.

Da sottolineare la presenza di licopene che conferisce all'anguria il tipico colore rosso, allo stesso modo dei pomodori che ne sono particolarmente ricchi; il licopene è una sostanza antiossidante (carotenoide) e come tale ha proprietà utili nella prevenzione dei tumori, alla prostata per gli uomini e al seno per le donne, nonché all’apparato digerente e al polmone, perché in grado di ridurre drasticamente i radicali liberi presenti nel nostro organismo.

La concomitante presenza di vitamina C e potassio determina una sinergia ottimale da un punto di vista depurativo e detossificante: l’anguria è consigliata in caso ritenzione idrica, gonfiore alle gambe e cellulite. Ma non solo: lipertensione può essere tenuta sotto controllo per merito della L-citrullina, un aminoacido, importante per la formazione dell’ossido nitrico, che assicura l’equilibrio della pressione e mantiene elastiche le pareti arteriose. Il cocomero inoltre si rivela importante nel ridurre i livelli di colesterolo cattivo ed ha proprietà benefiche nei confronti del fegato e delle vie respiratorie.

Il consumo di anguria può inoltre contribuire a migliorare la qualità del sonno: mangiarne un paio di fettine dopo cena può stimolare nell'organismo la produzione di serotonina, per via del suo contenuto di carboidrati. Quando, nelle ore serali, i livelli di serotonina salgono, il cervello è meno sensibile ai segnali di disturbo, come i rumori, favorendo sonni tranquilli. Contiene anche magnesio, che viene utilizzato dal nostro corpo per rifornire di energia le cellule.

Va tuttavia evidenziato che l’anguria non va mangiata con i suoi semi da soggetti con una funzionalità intestinale particolarmente "vivace", a causa dei loro effetti leggermente lassativi.

Il cocomero contiene dei salicilati naturali, sostanze impiegate in ambito farmaceutico per la preparazione di medicinali, prima fra tutte l'aspirina; esistono persone che sono allergiche, per cui, in questi casi, è d'obbligo la consultazione di un medico prima di consumare questo tipo di frutto.

Nei bambini con età inferiore ai tre anni le sostanze aromatiche presenti nella polpa potrebbero risultare poco digeribili.

 

Per scegliere una buona anguria controllate sempre l’aspetto esterno: il frutto deve essere consistente, simmetrico e privo di ammaccature; soppesatela, perché i cocomeri maturi hanno più acqua e quindi sono più pesanti. Cercate il punto dove poggiava sul terreno durante la maturazione: deve essere di un colore giallo crema, mentre se è bianco o verdastro significa che probabilmente è stata raccolto troppo presto e quindi non è sufficientemente maturo.

 

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Il frutto può essere conservato senza problemi per alcuni giorni in frigorifero, quando non è ancora stato aperto. Se l'anguria è invece già stata affettata è consigliabile conservarla, tagliata a cubetti e privata della buccia, in un contenitore per alimenti o in uno scolapasta appoggiato su di una ciotola (in cui si raccoglierà l'acqua che può colare dal frutto) da riporre sempre in frigorifero. L'anguria tagliata deve comunque essere consumata al più presto.

 

 

 

 


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