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10.05.2013 - Donatella Lauria

Diciotto milioni di euro per gli impianti sportivi liguri: una speranza per lo Zaccari?

Arrivano 18 mila euro dalla Regione per gli impianti sportivi. La notizia emerge da una delibera (foto) firmata dall’assessore allo Sport della Regione Liguria, Matteo Rossi, datata 6 maggio e inviata ai sindaci dei comuni liguri, oltre che ai vertici del Coni. Il documento parla chiaro. Si tratta di fondi “per la ristrutturazione e l’adeguamento funzionale e la messa a norma degli impianti già in essere”.

Saranno ben utilizzati questi soldi? E soprattutto saranno investiti per risanare anche il campo di atletica di Camporosso? Gli amministratori locali l’avranno ricevuta e come reagiranno? Se lo chiedono in molti soprattutto alla luce delle numerose proteste per la drammatica situazione di degrado e abbandono in cui si trova la struttura Zaccari da quasi 20 anni. Struttura che accoglie tantissimi atleti, giovani e non, e che permette ad essi e alle loro società di riferimento di ottenere risultati anche eccellenti a livello regionale e nazionale.

Non si tratta di mancanza di fiducia nelle istituzioni ma vedendo lo stato attuale di salute  della pista di Camporosso, il dubbio sorge spontaneo. Le foto dimostrano l’indifferenza lampante che i politici finora hanno avuto verso il mondo dell’atletica in particolare. Se questo documento rappresenta uno spiraglio sarebbe una grande rinascita per questo sport tanto praticato nella zona intemelia ma poco considerato.

E dopo aver scoperto che i soldi ci sono, una sera dopo essere stato un'ora con i cuccioli delle elementari e due ore con i ragazzi più grandi, ti fai un giro, in silenzio con un posto che non si lamenta e che non vuole morire lentamente....”. Parole di Luca Piccolo, portavoce Gruppo Facebook “Il campo Zaccari deve essere di tutti” che vanta 528 membri e fondatore Gruppo Facebook “Facciamo vivere il campo di atletica di Sanremo” con 447 membri.

E’ la mia constatazione amara di una società che lascia decadere le strutture e abbandona le persone a se stesse. – Prosegue- Noi non ci arrendiamo, siamo tanti e ci faremo sentire. Costruttivamente e con proposte positive, di convivenza, di cogestione, di pace civile.
Non vogliamo imporre ma convincere che le soluzioni ci sono se c’è la volontà di trovarle per il bene di tutti. Basta con la gara delle giustificazioni, è tempo di soluzioni intelligenti e non compromissorie.
Ne abbiamo un gran bisogno tutti non solo come sportivi ma soprattutto come persone.”

 

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