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29.05.2014 - Donatella Lauria

Podismo: scalata al Grammondo, l’emozione di salire le Alpi Marittime sospesi tra Italia e Francia

Correre o meglio salire sul Grammondo tra Italia e Francia è stata un’emozione unica.

Non è stata una gara competitiva ma una sfida e un dialogo con se stessi visto il panorama mozzafiato che si è ammirato nelle quasi tre ore di “gara” e il quadro naturale trovato sulla  cima come vero e prezioso premio per i partecipanti.

Subito alle spalle della città di Ventimiglia il monte Grammondo (1380 m), che segna il confine tra l’Italia e la Francia, offre un panorama eccezionale che spazia dalle Alpi Marittime e Liguri alla Costa Azzurra e alla Riviera dei Fiori. Raggiungerlo a ritmo sostenuto, ascoltando nella magia del silenzio i battiti cardiaci, ha provocato non poche emozioni. Il mio percorso è durato 16 km. Dieci di salita o sei di discesa. Ad accompagnarci le magiche peonie, fiori tipici di quel luogo.

 La “gara” più lunga 26 km. Oltre 60 i miei compagni di viaggio. Tra di loro gli atleti Andrea Caffara, Angelo Del Giudice e Yann Ballestra che hanno affrontato il percorso lungo insieme alla brava Romina Revelat. Non abbiamo redatto una vera e propria classifica ufficiale. La vittoria era già il raggiungimento della cima.

Numerosi sono stati i sentieri calpestati per raggiungere la vetta che abbracciava sia il versante francese che  quello italiano.

La partenza nel suggestivo paesino di Mortola Superiore, dove ci sono i giardini Hanbury: dalla piazza della chiesa si prende un sentiero che sale in direzione nord, e porta fino al crocevia del passo dei Sette Camini (424 m). Si imbocca a destra un sentiero che sale lungo il crinale e conduce alla cima del monte Fuga (798 m). Da qui tagliando in diagonale le pendici orientali della Longoira si arriva al passo Cornà (1050 m), che si apre sulla dorsale di confine. Il sentiero, tenendosi sul lato orientale della cresta, prosegue verso il Grammondo, arriva, tagliando in diagonale il versante sud, sul limite del contrafforte sud - orientale a 1300 circa di quota e, seguendo il crinale, giunge all’ampia sommità della montagna. Il dislivello 1050 metri circa.

Un consiglio da podista ai nostri lettori. Se siete in vacanza da quelle parti non esitate a compiere una corsa in questo Paradiso. Oltre ad essere un valido allenamento è un ottimo modo per rinforzare e rinfrancare lo spirito.

 

 


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