Crisi politica a Ceriale: la maggioranza si frantuma in consiglio comunale

Una seduta infuocata ha scosso il Consiglio comunale di Ceriale ieri, 29 luglio. Durata oltre quattro ore, la riunione è culminata in un clima di forte scontro, portando a una rottura evidente nella maggioranza e sollevando persino l’ipotesi di un commissariamento per l’amministrazione cittadina. I punti all’ordine del giorno sono finiti in secondo piano, oscurati da “temi caldi” che hanno segnato gli ultimi giorni: la revoca delle deleghe a due consiglieri di maggioranza e le proteste della polizia municipale sui turni serali obbligatori.

Revoche, rimozioni e appoggi svelati

La sindaca, Marinella Fasano, ha aperto la seduta comunicando le motivazioni dietro la recente privazione delle deleghe ai consiglieri Marcello Stefanì (Sicurezza) e Nadia Ligustro (Benessere animale). Ma la tensione è salita e poi deflagrata con l’annuncio della rimozione del vicesindaco Luigi Giordano dall’incarico di capogruppo della coalizione. Giordano, che si era mostrato recentemente critico verso le scelte della sindaca, ha visto il suo ruolo assegnato all’assessore al Sociale Barbara De Stefano. Immediata la reazione di Giordano, che ha espresso il suo “totale appoggio” ai due consiglieri “puniti” e ha dichiarato di “non sentirsi più parte della squadra”, rivendicando il suo impegno civico e il suo ruolo decisivo nella vittoria elettorale. Nonostante la palese rottura, Giordano ha comunque votato a favore dell’assestamento generale del bilancio di previsione, motivando la scelta con la volontà di “non bloccare lavori già programmati per la comunità”.

Una doppia spaccatura e la reazione dell’opposizione

La situazione ha fatto insorgere la minoranza, che in modo compatto ha chiesto le dimissioni di sindaco e consiglieri. Fabrizio Marabello del Movimento Indipendenza ha commentato l’accaduto, sottolineando una “doppia spaccatura” nella maggioranza. Da un lato, la sindaca ha confermato il ritiro delle deleghe a Ligustro e Stefanì; dall’altro, l’assessore Barbara De Stefano ha avocato a sé il ruolo di capogruppo della lista “Ceriale Ceriale” con l’appoggio del presidente del consiglio Nadia Viglizzo, degli assessori Gianbenedetto Calcagno, Daniele Gaglioti e del consigliere Maurizio Raineri, esautorando di fatto il vicesindaco Giordano.

Abbandono dell’aula e l’accusa di “Teatrino Politico”

La “ciliegina sulla torta” è stato il successivo abbandono dell’aula consiliare da parte di Giordano, Ligustro e Stefanì, sancendo una rottura definitiva con la sindaca Fasano e gli altri consiglieri di maggioranza. Marabello ha definito l’accaduto un “teatrino politico (basato più su questioni personali che politiche)”, esprimendo la convinzione che “questo conflitto interno nella maggioranza non sarà risolvibile”. La critica è aspra: questa situazione si ripercuote “a sfavore dei cittadini cerialesi che, di fatto, si ritrovano con un’amministrazione che non è più in grado di governare”.

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