domenica 16 giugno 2024
01.03.2012 - Marco Risi

Biasi "L' ospedale non può resistere in un clima di incertezza"

VALLECROSIA Intervento del sindaco Armado Biasi sulla situazione dell'Ospedale Saint Charles.

In queste ultime settimane i Sindaci del comprensorio Intemelio si sono incontrati al fine di condividere le strategie e le proposte da sottoporre ai vertici dell’A.S.L. nella persona del dott. Cotelessa, nonché dell’Assessore Regionale Montaldo.

Il principio che accomuna i Sindaci e gli Amministratori Locali, quando si parla di ospedale, è la tutela della salute pubblica dei cittadini e la salvaguardia del posto di lavoro, nel rispetto dei livelli di sicurezza all’interno dei presidi medici. Nei giorni scorsi attraverso la televisione ed i giornali abbiamo appreso numerosi casi di malasanità che si verificano ogni giorno negli ospedali italiani, ma ancor più grave all’interno dei pronti soccorsi.

Abbiamo appreso come stanno cambiando repentinamente le abitudini dei cittadini italiani, in seguito alla crisi economica, in merito all’uso costante dei presidi di primo soccorso, per poter risparmiare visite specialistiche, ma persino per i prelievi del sangue. Tutto ciò non deve sottrarre l’attenzione dei mass-media e di noi Sindaci, circa la condizione in cui versa l’ospedale Saint Charles e la carenza di strategie di medio e lungo raggio da parte di tutti coloro che in questi anni si sono occupati del problema all’interno dell’AS.L. e dei vari Amministratori Regionali.

Chiariamo subito che la nostra Azione politico-amministrativa non vuole essere una polemica contro un singolo Amministratore, né tanto meno attribuire ad un Partito responsabilità maggiori rispetto alla corrente opposta. Non vogliamo nemmeno sottovalutare l’importante lavoro fatto dal comitato Saint Charles e del suo Presidente Donato Basili; basta ricordare il recente corteo lungo le vie cittadine che ha coinvolto centinaia di cittadini, dove anche i sindacati, in modo particolare la C.IS.L., ha dato il suo contributo.

Ma è ora di riportare la discussione tra le istituzioni interessate direttamente al problema che riguarda la salute dei nostri cittadini, quindi non ci possono essere altre vie che quella di concertare un crono-programma tra noi Sindaci, la direzione A.S.L. e la Regione Liguria nella persona dell’Assessore alla Sanità. In questa fase storica dell’Italia, gli esempi positivi vanno colti e valorizzati anche in dinamiche territoriali come la problematica del Saint Charles, mi riferisco al costante lavoro di programmazione e legiferazione del governo Monti.

Circa un mese fa, al termine di una riunione dei Sindaci dell’Intemelio si era deciso di chiedere un incontro veloce tra gli amministratori locali, la Regione e il Dott. Cotelessa. Non è tollerabile ed accettabile che non abbiamo ancora avuto nessuna risposta dagli interessati per ascoltare le loro idee e segnalare le nostre proposte.

L’Ospedale non può resistere in un clima di incertezza, in quanto l’effetto che si produce è solo quello di aumentare i livelli di rischi che i pazienti e i degenti devono subire quotidianamente. I medici e gli operatori ospedalieri stanno facendo i salti mortali per offrire il miglior servizio possibile, ma in un clima di incertezza anche questi sforzi risultano a volte insufficienti. Si dica una volta per tutte quale sia l’idea finale per il nostro Ospedale e la Regione abbia il coraggio di comunicarci se l’ospedale andrà smantellato, razionalizzato o potenziato.

Il nostro ruolo e di valutare con obbiettività e serietà tale programmazione, sottoponendo delle proposte in una direzione sicuramente opposta. All’interno dell’ultima proposta di riorganizzazione del nostro Ospedale, presentata dal Direttore Generale, emerge che con questo progetto alla fine chiude l’Ospedale, trasforma le attività ospedaliere e lo caratterizza come un centro per lungodegenti. Dice che potenzia e poi si verificano risparmi fino a 2 milioni di euro l’anno. La A.S.L. invece, dai conti fatti sui costi dei posti letto che sono differenziati in base alle loro attività, taglierà a Bordighera oltre 10 milioni, solo trasferendo i reparti a San Remo, con la trasformazione del Pronto Soccorso in un punto di primo soccorso.

La prima constatazione che solleviamo e che forse si sta lavorando ad un ospedale unico a SANREMO a discapito di altre valide soluzioni. Si sottovaluta la potenzialità dell’area ospedaliera di Bordighera sia in termini di ubicazione, viabilità ed opportunità di ampliamenti funzionali. Le ipotesi da analizzare sono diverse, tra cui la Day Surgery spostata a Bordighera ha un senso ed un valore medico se viene creato un unico centro provinciale di qualità che produca delle eccellenze nel settore.

Oppure qualcuno ha proposto un centro provinciale per la Geriatria di livello, se così fosse ci venga detto e spiegata la progettualità ospedaliera. Un bacino di utenza come il nostro, senza un pronto soccorso che salvi la vita ai cittadini, costretti a ricorrere al pronto soccorso di SANREMO, senza il dimensionamento tale da garantire la sicurezza sociale e sanitaria per tutti, rischierebbe di aumentare i casi di malasanità, come tristemente assistiamo in televisione. Si potrebbe parlarne per ore, forse questo è il vero problema che negli ultimi anni in qualità di amministratori abbiamo dovuto subire come una partita che non è mai stata nostra, ma del territorio.

Occorre riportare la discussione e le tra i Sindaci interessati e direttamente responsabili. Quindi sollecitiamo con urgenza questo incontro dove bisognerà discutere delle tre fasi organizzative dell’ospedale di Bordighera, di breve, medio e lungo periodo. In caso contrario come già proposto dal Sindaco Veziano non ci resterà altra soluzione che riconsegnare nelle mani del prefetto le nostre deleghe.

Si consideri che i Sindaci negli ultimi anni sono stati chiamati ad assumersi sempre maggiori rischi e responsabilità su molte tematiche, senza avere più coperture finanziarie, al fine di offrire reali e concrete risposte ai cittadini. Il nostro sfogo non è da intendersi come una provocazione o prevaricazione dei ruoli, ma semplicemente non è più tollerabile questa situazione caotica e ingestibile. Il nostro percorso non vuole andare contro gli altri presidi Ospedalieri, però se le varie realtà lavorassero all’unisono non saremmo arrivati a questo punto. IL SINDACO Biasi Geom. Armando


Commenti

Nessun commento presente.
Accedi per scrivere un commento

 
Meteo