Consiglio regionale: sui banchi di Palazzo Fieschi la chiusura del "Corriere Mercantile"
E’ stato approvato all’unanimità un ordine dl giorno che impegna la giunta ad attivarsi anche presso il Governo “affinché sulla vicenda della chiusura del Corriere Mercantile non cali il silenzio".
Costituzione dei gruppi
In apertura di seduta il presidente del Consiglio regionale Francesco Bruzzone ha comunicato la costituzione degli 8 gruppi consiliari dell’Assemblea indicandone i componenti e i rispettivi presidenti.
Dibattito sulle comunicazioni del presidente Toti
Subito dopo si è svolto il dibattito sul programma del presidente della Regione Giovanni Toti, illustrato nella precedente seduta dell’8 luglio scorso.
Nella discussione sono intervenuti Alice Salvatore, presidente del Movimento 5Stelle, e gli altri consiglieri del gruppo Fabio Tosi, Gabriele Pisani, Andrea Melis, Marco De Ferrari e Francesco Battistini. Sono seguiti gli interventi di Gianni Pastorino (presidente di Rete a sinistra), Matteo Rosso (presidente di Fratelli d’Italia-An), Raffaella Paita (presidente del Partito Democratico), Alessandro Piana, capogruppo di Lega Nord Liguria–Salvini, Angelo Vaccarezza (capogruppo di Forza Italia) e Andrea Costa, presidente del Gruppo Misto-Ncd area popolare.
Al termine della discussione ha replicato il presidente della giunta Giovanni Toti
Composizione commissioni
E’ stata approvata all’unanimità la delibera che determina il numero dei componenti delle cinque commissioni consiliari permanenti e la partecipazione di ogni gruppo in termini di voti e consiglieri.
Scongiurare la chiusura del Corriere Mercantile
E’ stato approvato all’unanimità un ordine dl giorno (primo firmatario Raffaella Paita del PD) che impegna la giunta ad attivarsi anche presso il Governo “affinché sulla vicenda della chiusura del Corriere Mercantile non cali il silenzio e a impegnarsi affinché la richiesta di aiuto del direttore Angeli trovi nella politica ascolto e risposte concrete che permettano di continuare la storia di un libero giornale che rappresenta un caposaldo della libera stampa genovese e ligure di cui oggi massimamente abbiamo bisogno”.
Nel documento si ricorda l’appello lanciato ieri dalle colonne dello stesso giornale dal direttore e si sottolinea che il quotidiano “è una testata storica del giornalismo genovese e italiano che dal 1948 offre un contributo essenziale al dibattito pubblico e alla pluralità dell’informazione”. L’ordine del giorno denuncia, inoltre, che “sono in gioco i posti di lavoro di professionisti che negli anni abbiamo conosciuto e apprezzato e che hanno contribuito a garantire la ricchezza e la pluralità del dibattito pubblico”.
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