Dimissioni Sappa, Pdl spaccato e provincia nel caos
Perde un altro importante pezzo di potere l’impero di Claudio Scajola nel Ponente ligure. Dopo la debacle alle amministrative a Imperia, ieri sera il drammatico epilogo per l’amministrazione di Luigi Sappa che si è dimesso da presidente della Provincia di Imperia. Decisione presa poco dopo le 21 quando si è accorto della mancanza del numero legale in Consiglio, causata dall’assenza trai banchi del gruppo “Uniti”, una costola del Pdl che da poco più di un anno raccoglie 8 dissidenti del centrodestra. Il Consiglio era chiamato ad approvare gli equilibri di bilancio, pratica che rimane in sospeso: ora Sappa avrà 20 giorni di tempo per trovare la quadra della sua maggioranza. Sul tema del bilancio il gruppo “Uniti” non si era detto contrario a priori: aveva fatto sapere che un discorso programmatico del presidente avrebbe potuto indurli a votare a favore. Ma un incontro, ieri alle 18, ha fatto desistere il gruppo che da tempo chiedeva se non un azzeramento almeno un “rimpasto” di giunta o una rinuncia ad alcuni assessori. Una pratica che Sappa non ha voluto percorrere incappando nell’empasse della serata che lo ho portato a decidere di dimettersi. “Una decisione politica” ha sottolineato il presidente. La seduta è stata aggiornata ad oggi: se “Uniti” non si presenterà il numero legale più basso potrebbe permettere a Sappa di approvare il bilancio. Qualora prendessero parte alla seduta la situazione invece rimarrebbe inestricabile. Tale e quale a quella della Provincia che, davanti alle dimissioni, vedrebbe quasi compromessa la situazione di Riviera Trasporti, alla disperata ricerca di due milioni di euro per salvarsi.