venerdì 19 aprile 2024
26.02.2015 - Redazione

Lavoro, Viale: “Dal jobs act solo parole e nessun nuovo posto di lavoro all’orizzonte”

Il segretario regionale della Lega Nord Liguria oggi con l’on. Massimiliano Fedriga, capogruppo del Carroccio alla Camera e in Commissione Lavoro, per incontrare i lavoratori di Fincantieri di Riva Trigoso e affrontare alcune vertenze aperte sul territorio. “Dal Pd solo promesse da Pinocchio: Renzi e Burlando-Paita hanno reso la Liguria la cenerentola del Nord. Mandiamoli a casa!”.

«Il Pd in Liguria ha fatto più danni delle alluvioni. Renzi al governo e il duo Burlando-Paita in Regione sono riusciti a trasformare la Liguria nella cenerentola del Nord Italia, con un tasso di disoccupazione che sfiora il 10% che ci sprofonda ai livelli del Sud. Dal jobs act, imposto da Renzi in barba alle proteste di tutte le parti sociali, solo slogan e parole vuote: nessuna prospettiva seria per la creazione di nuovi posti di lavoro». Così dichiara Sonia Viale, segretario regionale della Lega Nord Liguria, che oggi è stata con l’onorevole Massimiliano Fedriga, capogruppo del Carroccio alla Camera e in Commissione Lavoro, per incontrare i lavoratori di Fincantieri di Riva Trigoso e affrontare alcune vertenze aperte sul territorio.

«Grazie alle trovate di Renzi e Padoan – spiega Viale – siamo arrivati al paradosso: è il caso di Fincantieri a Riva Trigoso dove ci sono commesse da 5,4 miliardi di euro e l’incubo per i lavoratori di depotenziamento delle attività sul territorio o addirittura lo scorporo del reparto Meccanica che significherebbe togliere diritti e tutele a tecnici e operai del settore proprio grazie al jobs act.

Oggi siamo stati davanti a Fincantieri insieme ai lavoratori in protesta. La presenza del nostro capogruppo alla Camera Fedriga, che ha già presentato un’interrogazione parlamentare per conoscere i dettagli sul futuro dell’azienda e per chiedere una via preferenziale per l’impiego di manodopera locale nelle nuove commesse, è la dimostrazione che la Lega Nord segue con attenzione la situazione e ha a cuore i diritti dei lavoratori. Prima i nostri: questo chiediamo e questo ribadiremo in ogni sede.

La Liguria ha bisogno di mantenere i posti di lavoro sul territorio per i propri giovani. Con un tasso di disoccupazione giovanile del 47,5% non possiamo rinunciare a nessuna delle opportunità già presente sul territorio. Anzi: dovremmo iniziare a crearne di nuove e più sicure.

Secondo l’ultima rilevazione dell’Istat, la Liguria ha il peggior dato di tutto il Centro Nord per quanto riguarda il Pil per abitante: la media ligure oscilla tra i 22 e i 27 mila euro contro la media del Nord Ovest di oltre 31 mila euro, il Nord Est di oltre 30 mila e il Centro di oltre 28 mila. Segno evidente che le famiglie liguri sono sempre più povere e le nostre imprese sempre meno messe in condizione di produrre ricchezza e occupazione.

E dal governo continuano ad arrivare notizie negative per la Liguria: gli unici annunci che riguardano la nostra regione infatti sono quelle della svendita del ramo civile di Ansaldo ai giapponesi della Hitachi. Consegnare sul piatto d’argento a potenziali competitors stranieri i gioielli industriali di casa nostra è un pessimo segnale che indica la totale assenza di una strategia industriale del governo Renzi e della sua evanescente ministra allo Sviluppo economico Guidi. Sabato 28 febbraio saremo a Roma per dire #renziacasa in piazza del Popolo, per mandare a casa il governo del parolaio fiorentino che ha saputo solo sbattere la porta in faccia a migliaia di esodati, che non ha voluto abolire la riforma Fornero e che non ha creato un solo posto di lavoro in un anno».

 


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