venerdì 19 aprile 2024
22.12.2014 - Redazione

Lobby dell’azzardo, Viale: “Ennesimo regalo del governo Renzi”

Il segretario regionale della Lega Nord Liguria critica la scelta della sanatoria introdotta dal governo nella Legge di Stabilità. “Invece di annullare le tasse agli alluvionati che oggi devono fare i versamenti contributivi e tributari, Renzi regolarizza la lobby del gioco d'azzardo illegale. Dopo il tentativo, sventato, di punire i Comuni che limitavano i giochi d'azzardo, ecco un altro insulto del PD ai cittadini ed alle imprese che muoiono per le cartelle di Equitalia”.

«Il governo Renzi si dimostra una volta di più forte con i deboli e debole con i forti. Da una parte non retrocede sull’obbligo dei versamenti tributari e contributivi in scadenza oggi per migliaia di imprese alluvionate e dall’altra fa l’ennesimo regalo alle multinazionali del gioco d’azzardo con una sanatoria introdotta nella legge di Stabilità per agenzie di gioco e scommesse illegali. Renzi continua, in pratica, a premiare l’illegalità e a bastonare gli imprenditori onesti che pagano le tasse». Questo il duro commento di Sonia Viale, segretario regionale della Lega Nord Liguria, in merito alla sanatoria contenuta nelle legge di stabilità per agenzie di giochi e scommesse.

«L’azzardo in Italia produce solo nuove povertà e patologie da dipendenza compulsiva – spiega Viale – sono a rischio 2 milioni di italiani che, attirati dalle false prospettive di arricchirsi, complice la profonda crisi economica e sociale, si rifugiano nel gioco, incentivati da uno Stato che pensa più al profitto delle lobby del gioco che alla salute dei cittadini. Solo in Liguria, dalle ultime stime ufficiali delle Asl, abbiamo registrato a un incremento del 47% di richieste di aiuto, tra il 2011 e il 2013, ai Sert. Il costo sociale è incalcolabile. Invece di pensare di aiutare le “buone imprese” per ridurre la disoccupazione, che solo in Liguria è aumentata di oltre un punto percentuale solo nell’ultimo anno, Renzi pensa a regolarizzare con un versamento di diecimila euro chi ha operato nella piena illegalità in un settore come quello del gioco d'azzardo, mentre i nostri cittadini e le nostre imprese muoiono per le cartelle di Equitalia».

 


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