E’ un quadro di crisi pesante quello delineato questa mattina durante i lavori del Consiglio Regionale tematico dedicato alla disoccupazione giovanile e all’abbandono scolastico dal Consigliere Regionale PD Giancarlo Manti, Presidente della Commissione Cultura, Formazione e Lavoro, attenuato dalle misure attuate dalla Regione Liguria che alimentano un po’ di speranza per il futuro.

“Dal 2008 al 2012 – ha detto Manti – in Italia l’occupazione giovanile è diminuita del 19%. Attualmente oltre 2 milioni di giovani sotto i 30 anni, cioè il 22,7% della popolazione di quell’età, non studiano e non lavorano. E mentre gli occupati, specie tra i giovani, diminuiscono, i pensionati sono sempre di più e questo, in prospettiva, mette a rischio il nostro sistema di welfare”.

“In questo quadro – ha proseguito Manti – una speranza di ripresa viene dagli investimenti su ricerca e innovazione, utilizzando al meglio i fondi europei. La Regione Liguria ha dimostrato un’ottima capacità di ottenere e spendere i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea e ha messo in campo iniziative che potranno portare sensibili benefici in un prossimo futuro. Ad esempio il Piano Giovani, con in evidenza la green economy e l’economia del mare, con un investimento di 20 milioni di euro per favorire l’occupazione giovanile. Inoltre, i 4 bandi contro la dispersione scolastica finanziati per 1,7 milioni di euro dal Fondo Sociale Europeo. O ancora il sostegno alle nuove imprese, le cosiddette start up, che producono o commercializzano prodotti innovativi, classifica che vede la Liguria al 5° posto su 20 Regioni italiane. E cito anche il Patto per il lavoro giovanile tra la Regione e i datori di lavoro, con 2 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo per finanziare 500 tirocini con contratti di apprendistato e lavoro permanente”.

“Insomma – ha concluso Manti – in questo quadro economico globale difficile, mi sembra di poter dire che la Regione Liguria ha finora investito bene e molto in settori trainanti, ponendo così le basi per una ripresa che speriamo possa manifestarsi nel più breve tempo possibile, anche attraverso ulteriori fonti di finanziamento per questi settori così rilevanti al fine di poter consentire una ripresa dell’occupazione, in particolar modo di quella giovanile”.