venerdì 19 aprile 2024
10.11.2015 - Redazione

Qui Regione: la protesta degli edili in Consiglio Regionale

Questa mattina un folto gruppo di lavoratori edili ha presenziato ai lavori del Consiglio regionale, per manifestare i profondi disagi che affliggono la categoria, alle prese con una pesante crisi  occupazionale.

I lavori consiliari sono stati quindi sospesi per dare la parola ai i rappresentanti sindacali degli edili.

Salvatore Teresi (segretario regionale Filca Cisl Liguria), Roberto Botto (segretario regionale Feneal Uil) e  Fabio Marante  (segretario regionale Fillea Cgil Liguria) hanno ricordato l’incontro del 23 ottobre scorso in cui la Regione si impegnava a incontrare le imprese edili locali per reperire nuove assunzioni nei cantieri per gli edili disoccupati.

I sindacalisti hanno chiesto all’amministrazione regionale di fare il possibile per coinvolgere la manodopera locale nei lavori per la realizzazione delle infrastrutture liguri ed in particolare per gli interventi  relativi alla difesa idrogeologica, in primis quelli relativi ai torrenti genovesi Bisagno e Fereggiano, come già richiesto nel mese di ottobre, in occasione di una seduta consiliare.

I rappresentanti dei lavoratori hanno anche chiesto che l’intero percorso venga condiviso con i sindacati, nell’ambito di tavoli che riuniscano tutte le parti interessate.

Durante l’’interruzione dei lavori consiliari, i rappresentanti sindacali  sono stati quindi ricevuti dal presidente, Giovanni Toti e da diversi altri componenti della sua giunta, tra i quali l’assessore alla infrastrutture, Giacomo Giampedrone e l’assessore all’edilizia ed urbanistica, Marco Scajola. 

Al termine dell’incontro, alla ripresa della seduta,  il presidente Giovanni Toti ha relazionato all’aula: «L’azienda che lavora sul Fereggiano e che incontreremo domani, si è impegnata ad assumere diversi lavoratori: 5 potranno già entrare nelle prossime ore, ma è chiaro che non ci accontentiamo di questo».

Toti ha puntualizzato che la giunta continuerà ad impegnarsi affinché le imprese assumano altri lavoratori su tutto il territorio ligure.

Ma ha puntualizzato:  «Nell’immediato si sta lavorando su gare assegnate non da noi,  ovviamente, con il criterio del massimo ribasso e questo non ha portato a risposte adeguate». Per il futuro, in particolare per quanto riguarda i lavori che saranno realizzati con i 200 milioni assegnati alla Liguria in virtù del programma “Italia  Sicura”, - ha chiarito il presidente – il  criterio che si adotterà relativamente all’assegnazione degli appalti non sarà quello del massimo ribasso, ma terrà conto in particolare di clausole capaci di agevolare l’aspetto occupazionale. «Dai nuovi cantieri credo  possa nascere un numero di posti di lavoro assi superiore a quello di cui si sta ragionando in questo momento» ha puntualizzato il presidente, chiarendo che si affronterà la questione occupazionale anche con Cociv, (che è impegnata nella realizzazione del Terzo Valico) affinché una parte dei lavoratori senza lavoro trovi occupazione.«Quello che abbiamo intrapreso è un percorso serio» ha assicurato Toti, rinnovando il proprio impegno sul fronte occupazionale e rimarcando l’importanza di un lavoro congiunto, non contrapposto, con i sindacati, «un percorso concordato che consenta di assorbire il maggior numero possibile di disoccupati. Si tratta di lavorare insieme – ha ribadito - per raggiungere l’obiettivo, e questo avverrà se decidiamo di fare un pezzo di strada insieme».

Luca Garibaldi (Pd) ha sottolineato che il suo gruppo intende «stressare» la giunta affinché  l’impegno per trovare nuova occupazione nei cantieri edili non sia episodico ma continuativo

Alice Salvatore (Movimento 5 Stelle) nell’ascoltare il disagi dei disoccupati, ha rimarcato l’importanza del reddito di cittadinanza ed ha sollecitato la convocazione di un Consiglio straordinario per affrontare l’emergenza del settore.

 

 


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