Il coordinatore cittadino del Popolo della Libertà, Antonello Ranise, interviene per fare il punto sulla campagna elettorale pochi giorni dal ballottaggio. "Fuori da ogni demagogia - scrive Ranise – credo sia più che mai opportuno richiamare l’attenzione sul passaggio cruciale per la nostra città rappresentato dal ballottaggio per scegliere il Sindaco di Imperia. E’ fuor di dubbio che si tratti di un appuntamento importantissimo, che deciderà le sorti della città in un momento oggettivamente difficile  e di sofferenza in quasi tutti i settori. E vorrei che i delusi (con molte ragioni) della politica, che non sono andati a votare al primo turno, e che credo ragionevolmente di poter identificare in quell’area moderata che ha sempre tradizionalmente votato centrodestra, fossero consapevoli dell’importanza di questo passaggio politico-amministrativo. Il nemico da sconfiggere, è anzitutto l’astensionismo. Questo è il primo punto che va sottolineato. Non possiamo permettere che a decidere le sorti della città e il sindaco dei prossimi anni sia la metà degli Imperiesi. Il verdetto delle urne va sempre accettato, ma tutti abbiamo il dovere di  batterci per convincere chi per sfiducia si è chiamato fuori a ritrovare l’orgoglio di un’appartenenza ad un’area politica che ha sempre operato storicamente nel senso di uno sviluppo della città. E’ vero che  il momento economico-congiunturale è particolarmente difficile, ma ciò non giustifica, anzi, rende ancora più pressante la partecipazione al voto. Non mi interessano le “querelle” e le polemiche sterili, né stabilire chi è più bravo o meno a “comunicare”. Amministrare non è un gioco.  C’è bisogno, e questo è il secondo concetto che reputo fondamentale, di serietà, autorevolezza, compattezza. Come può la bizzarra coalizione sinistra-destra, Zagarella-Strescino-Capacci, (e sarà comunque la sinistra, cui non par vero di conquistare la città dopo anni di opposizione, a farla da padrona) garantire quella stabilità di cui Imperia ha drammaticamente bisogno? Una volta spartite le poltrone (si sa che il potere inizialmente fa da collante), quando si tratterà di governare, come potranno accordarsi coloro che per anni si sono combattuti in ogni modo e in ogni sede? Ciò che si spaccia per nuovo è quanto di più vecchio e stantio: un accordo di potere per il potere, senza preoccuparsi del dopo. Per questo, per ridare speranza e benessere alla nostra città, dobbiamo ripartire dall’unica coalizione che può assicurare la competenza necessaria per affrontare i tanti problemi sul tappeto. Per questo Erminio Annoni, di cui nessuno mette in dubbio il prestigio e l’autorevolezza, e che saprà mettere insieme una squadra di alto profilo professionale prima ancora che politico, potrà essere una guida sicura e risolutiva in anni difficili".