Regionali, Rixi: “Necessaria una rivoluzione nei servizi sociali: aiutiamo le nostre famiglie indigenti”
Il vicesegretario federale della Lega Nord e candidato capolista del Carroccio alle Regionali per la circoscrizione di Genova e provincia interviene sul caso del neonato sottratto ai genitori perché troppo poveri e senza casa.
«Il caso del bambino tolto dalle autorità giudiziarie alla propria famiglia un paio di giorni fa a Genova è purtroppo solo l’ultimo episodio che vede coinvolte coppie italiane, ormai ridotte in povertà dal perdurare della crisi economica e dall’assenza di aiuti concreti da parte delle istituzioni.
Non possiamo più accettare che un bambino venga strappato dal proprio nucleo familiare e dai propri affetti perché i suoi genitori hanno l’unica colpa di essere poveri. Bisogna aiutare queste famiglie e non punirle! È urgente rivoluzionare totalmente il sistema dei servizi sociali: non è tollerabile che mentre ai rom paghiamo luce, gas e acqua e ai presunti profughi diamo vitto e alloggio in hotel a quattro stelle lasciamo morire di fame in qualche tugurio improvvisato giovani coppie con figli. Dobbiamo fare fronte a questa emergenza sociale di casa nostra assicurando un alloggio degno alle nostre famiglie in difficoltà».
Così interviene Edoardo Rixi, vicesegretario federale della Lega Nord e candidato capolista del Carroccio alle Regionali per la circoscrizione di Genova e provincia, sul caso del neonato sottratto ai genitori - perché troppo poveri e senza casa -che si è verificato alcuni giorni fa nel capoluogo ligure.
«Negli ultimi cinque anni a Genova sono raddoppiate le richieste alla Caritas – dice Rixi – la Liguria è la prima regione del Nord per minori dati in affido: ci vogliamo rendere conto che la povertà parla anche genovese e non è solo rappresentata da chi arriva con i barconi? Bisogna ripristinare l’equità sociale partendo proprio dai servizi sociali per le nostre fasce più svantaggiate. Disoccupati, esodati, genitori separati e tante famiglie con disabili che non arrivano a fine mese: questi sono i nostri “profughi”.
È inaccettabile che ci siano pensionati, rimasti senza casa dopo l’alluvione, e “sfrattati” anche dall’albergo dove sono stati ospitati: anche questo è successo qualche settimana fa a Genova. Oppure vedere che i più fortunati, si fa per dire, che hanno ottenuto un alloggio popolare alle Lavatrici di Pra’, siano costretti a vivere tra muffe, infiltrazioni e cornicioni pericolanti, dormendo con un occhio aperto perché di notte temono episodi di occupazioni abusive.
Bisogna ridare dignità alle nostre famiglie in difficoltà: la sinistra non è stata in grado di farlo in dieci anni. Bisogna mandare a casa chi ha precise responsabilità politiche su questo andazzo non più tollerabile».