Rifondazione Comunista, no a tatticismi politici per le comunali di Imperia
Si avvicinano le amministrative comunali ad Imperia e il Partito della Rifondazione Comunista cittadino intende ribadire la sua posizione dopo recenti voci poco veritiere. “Le ormai quotidiane indiscrezioni sui soggetti che si predispongono a concorrere alla prossima tornata elettorale per il Comune di Imperia evidenziano una certa disinvoltura politica che ci vede fortemente critici e ci costringe a ribadire quanto già ben definito lo scorso dicembre” – sostengono dalla segreteria provinciale del Prc – “La situazione in cui versa la città di Imperia è frutto di una visione del territorio e della società tutti impostati alla privatizzazione dei beni comuni territoriali (mare, paesaggio, ambiente e dei beni comuni sociali lavoro, servizi pubblici, servizi socio assistenziali). Per uscire dall’ impasse è assolutamente necessario cambiare rotta, e per farlo da mesi proponiamo semplicemente un programma di svolta”. Un programma dettagliato che non guarda alcun tatticismo politico. “Abbiamo elaborato, nel corso di quasi un intero anno a partire dalla caduta dell’ amministrazione Strescino e dall’ esplodere in tutta la sua evidenza del caso politico-giudiziario del Porto di Imperia, un programma, scadenzato per argomenti sociali e territoriali, che consideriamo essere il solo concretamente percorribile in modo politicamente degno. Abbiamo incontrato i cittadini e le realtà sociali e politiche interessate, per affinare il percorso, definire obiettivi e progetti concreti” – aggiungono dalla segreteria - “Ribadiamo, pertanto, la nostra totale estraneità e disinteresse alle grandi manovre in corso che riteniamo svilenti per la nostra città e non rendono merito ad una cittadinanza che , sebbene marginalizzata da queste forme della politica, ancora chiede che il disegno indicato dai costituenti di una società dei cittadini e di città vivibili sia perseguito, senza pericolose torsioni in direzione di un totale asservimento alle logiche di un mercato che pretende di monetizzare ogni spazio ed ogni diritto”.