Rifondazione Comunista tre giorni di dibattito
Si è conclusa la tre giorni della “Festa di Liberazione” organizzata dalla Federazione provinciale e dal circolo dianese del Partito della Rifondazione Comunista (PRC).
“Quest’anno, anche assistiti dalla bontà del clima , si è registrato un grande successo in termini di partecipazione . Per noi comunisti è di straordinaria importanza organizzare, con non pochi sacrifici volontari, questo importante momento di aggregazione e di dibattito politico. C’è sempre un grande bisogno di Liberazione. Liberazione dalla crisi economica, dalla disoccupazione, dalla precarietà, dagli incidenti sul lavoro, dai tagli sullo stato sociale (sanità, scuola, assistenza , servizi, ammortizzatori sociali per chi perde il lavoro), dai tagli alla cultura, dal dissesto e dal consumo di territorio, dall’inquinamento ambientale” – dicono gli organizzatori.
Presso l’area dibattiti si sono alternati alcuni ospiti tra cui Augusto Rocchi della segreteria nazionale del PRC sul tema crisi economica-disoccupazione , Giorgio Cremaschi sul rilancio di una Sinistra anticapitalista , alternativa alle grandi intese neocentriste, davvero in difesa dei lavoratori e di chi si sta impoverendo sempre di più in seguito alle politiche di austerità prima di Monti e ora di Letta-Berlusconi. Alle serate dei dibattiti ha partecipato anche Haidi Giuliani, madre di Carlo morto durante il G8 di Genova 2001, che ha parlato dei risultati dell’osservatorio sulla repressione e della legge di iniziativa popolare contro il reato di tortura nelle carceri italiane.
Tutti e tre i giorni presente alla festa anche lo scrittore Gino Marchitelli che ha presentato il suo secondo noir “Quimera”. A livello locale è intervenuto anche il consigliere comunale di Imperia Gianfranco Grosso della lista Imperia Bene Comune, lista alternativa ai 2 blocchi di centro destra . Con lui si è ragionato di temi più strettamente locali quali la riqualificazione del territorio e la valorizzazione dell’agroalimentare come volano per un turismo sostenibile tutto l’anno e non solo “mordi e fuggi”; la necessità di portare a termine le infrastrutture iniziate come il raddoppio ferroviario e un’Aurelia bis meno impattante, più economica e sinergica con la viabilità costiera ; la questione rifiuti e discariche ormai esaurite ; il rilancio dell’assistenza socio-sanitaria per fronteggiare le nuove crescenti povertà e migliorare lo stato di salute evitando fughe di pazienti in altre regioni. Si è sottolineata la necessaria multivocazionalità del porto di Imperia che rischia di diventare non una risorsa ma un gravoso debito per tutti i cittadini imperiesi se non saranno saldati i debiti milionari creati da quei privati che lo hanno costruito senza portarlo a termine.
Alla manifestazione erano presenti gli stand di alcune associazioni tra cui Emergency, Italia-Cuba, ANPI.
“Ci teniamo a fare un ringraziamento al Comune di S.Bartolomeo che ci ha dato la disponibilità dell’area (cosa non così scontata per molti altri comuni della nostra provincia), la Fidas (donatori di sangue) che ci ha consentito di utilizzare le cucine, i tavoli e le panche e tutti i compagni e amici che con il loro impegno volontario hanno permesso la realizzazione di questa festa. Ringraziamo anche la Croce d’Oro presente tutti e tre i giorni con la sua Unità mobile e i militi”- concludono gli organizzatori.