domenica 16 giugno 2024
03.06.2013 - Redazione

Sagre: lettera della Confcommercio ai sindaci

'Illustrissimo Signor Sindaco,

come ogni anno la nostra Associazione di categoria si trova a dover contrastare la proliferazione senza misura delle manifestazioni aperte al pubblico e in particolare delle sagre.

La quasi totalità di questi eventi è una forma di concorrenza sleale a danno dei pubblici

esercizi (ristoranti, locali da ballo, bar, ecc.). Da anni denunciamo una situazione sempre più insostenibile e a maggior ragione la denunciamo oggi che stiamo attraversando un periodo di fortissima contrazione dei consumi da parte delle famiglie.

Inoltre, nella maggioranza dei casi, il tutto avviene senza nessun tipo di controllo igienicosanitario creando, anche in questo caso, una concorrenza sleale verso i locali che

devono rispettare invece una serie di normative fiscali, igienico-sanitarie e di sicurezza che comportano un grande sacrificio economico.

Come già denunciato dal nostro Presidente Nazionale Lino Enrico Stoppani, oltre al regime

forfettario che già di per sé è un’agevolazione ingiustificata, chi organizza sagre e feste di

partito non è tenuto a tenere bilanci a norma di legge, ciò significa che le entrate e le uscite sono elencate solo in un rendiconto economico ad uso interno: niente di più allettante per chi intende evadere o mascherare attività di somministrazione, anche di fronte a qualsiasi verifica fiscale.

La Fipe non è contro le sagre in sé, perché quelle che hanno radici storiche o significato religioso sono anzi un valore aggiunto, e che FIPE sia a favore di ciò lo prova l’accordo firmato nel 2010 a Roma con l’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia) per tutelare le sagre “autentiche” che valorizzano le tradizioni culinarie italiane. La sagra deve esaltare e promuovere il prodotto e il suo legame con il territorio. La ristorazione diventa poi lo strumento della trasformazione e della valorizzazione di quel prodotto da poterlo offrire durante tutto il corso dell’anno. Solo così si può esaltare la vera gastronomia locale.

Desideriamo inoltre segnalare che il Ministero dell’Interno, con nota del 14 marzo 2013, ha

fornito indicazioni importanti sulla necessità o meno e sull’ampiezza delle verifiche, ex articolo 80 del TULPS, da parte della Commissione di Vigilanza in occasione di feste tradizionali e altre manifestazioni aperte al pubblico, sia in spazi all’aperto che al chiuso, anche a carattere religioso o politico, nell’ambito delle quali vengono organizzati concerti o altre forme di spettacolo o intrattenimento (alleghiamo nota ministeriale).

Terminiamo questa lettera facendo anche una importante riflessione sul fatto che coloro

che si adoperano per l’organizzazione di questi eventi sono quasi sempre persone che hanno già un’occupazione, mentre i pubblici esercizi che rappresentiamo lavorano durante

tutto l’arco dell’anno, non solo nei periodi di forte afflusso turistico, e con la loro attività provvedono al sostentamento di moltissime famiglie.

Sarà nostra cura vigilare e denunciare agli Organi competenti le attività che non saranno

svolte secondo le norme vigenti e chiediamo anche a Voi un aiuto al fine di tutelare e valorizzare l’economia locale.

Vi ringraziamo per la cortese attenzione e rimaniamo a Vostra disposizione per ogni eventuale incontro in merito.

 

Il Presidente provinciale FIPE

 

Enrico Calvi'


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