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22.07.2014 - Redazione

Sanremo: dopo sei anni torna la storica "Festa dell'unità"

Sei anni fa, nel 2007, gli allora Democratici di Sinistra in vista della fusione con la Margherita che avrebbe dato vita al Partito Democratico decisero di cambiare nome all’annuale festa del loro partito sino ad allora stimata come il più popolare tra gli appuntamenti del genere che si tenevano in Italia. Fu così che l’arcinota “ Festa dell’Unità”, che affondava le proprie radici nell’immediato secondo dopoguerra quando il maggior partito della sinistra italiana era il Partito Comunista guidato da Palmiro Togliatti, cessò di esistere ed in sua vece nacquero, in tutta la Penisola, le “ Feste democratiche”. Da Giugno di quest’anno, invece, per volere del Segretario nazionale del Partito democratico, nonché Presidente del Consiglio, Matteo Renzi la festa della maggior forza politica “ tricolore” ha ripreso il suo antico nome che, ad onore del vero, sempre è rimasto nel cuore di quelle migliaia e migliaia di militanti di sinistra che costituiscono, grazie al loro lavoro volontario, l’ossatura dell’appuntamento e senza i quali non sarebbe possibile organizzare su tutto il territorio nazionale le centinaia e centinaia di Feste che per il Pd sono tra Luglio e Settembre di ciascun anno un appuntamento irrinunciabile in cui non solamente si trascorrono lieti momenti di divertimento ma si da pure ampio spazio alla riflessione politica. Anche a Sanremo, dunque, da quest’anno, dopo un’ assenza di ben sei anni, torna la “ Festa dell’Unità” che avrà carattere provinciale. Si terrà nella vasta Piazza Chiappe in frazione Bussana, dove l’anno scorso si svolse l’ultima “ Festa Democratica”, il prossimo fine settimana, e cioè da Venerdì a Domenica sera, e quello successivo, ovvero tra il primo ed il tre agosto. Farà ovviamente gli onori di casa il segretario provinciale del Partito Mannoni ed ogni sera si terranno interessanti interviste politiche, dalla durata di circa un’ora, cui parteciperanno importanti personaggi “ democratici” non solamente di livello locale ma pure regionale e nazionale. E’ quello attuale un momento molto intenso per il Partito Democratico sia sanremese che imperiese che ligure in generale: dopo aver contribuito alla conquista delle amministrazioni locali di Sanremo ed Imperia, in entrambe le città esprime la figura del Vice-Sindaco, ed aver con una sorta di monocolore eletto un proprio Sindaco a Ventimiglia, ora l’attenzione è concentrata sulle prossime primarie di coalizione per la scelta del candidato Governatore della Liguria in occasione delle elezioni regionali dell’anno prossimo. Già due “ big” del Partito hanno avanzato la propria  candidatura: trattasi di Raffaella Paita, spezzina ed attuale Assessore della giunta Burlando, e di Federico Berruti, oggi Sindaco di Savona. Come da tempo va ripetendo il segretario sanremese del Partito Democratico Mario Robaldo, oggi capogruppo consiliare di maggioranza a Palazzo Bellevue, è giunto il momento di consolidare anche nell’estremo Ponente ligure, da sempre terra  simpatizzante per il centro- destra, la presenza della maggior forza politica popolare che esista in Italia. Alle recenti elezioni europee, elezioni che indubbiamente ed in misura maggiore rispetto alle amministrative esprimono un dato politico, infatti il Partito Democratico nell’Imperiese si è attestato attorno al trenta per cento. Un appuntamento popolare come quello della “ Festa dell’Unità”, ovviamente, è un’irripetibile occasione per allacciare rapporti con il maggior numero di persone possibile. In Piazza Chiappe, in ognuna delle sei serate in cui si articola l’appuntamento, saranno presenti i tradizionali “ stand” gastronomici e suonerà un’orchestra: è prevista la partecipazione dei “ Baylaband”, dell’Orchestra Fantasia e di “ Simona e gli Eclypse”. Sabato ventisei Luglio, invece, è stata organizzata una serata musicale latino- americana. Per i più piccini, poi, sono stati pensati appositi momenti ludici curati dal “ Teatro dei Mille Colori” e da “ Chiara Truccabimbi”. Curiosamente la rediviva Festa dell’Unità, quest’anno, ritorna a segnare in tutt’Italia il panorama delle feste di partito nel momento in cui il quotidiano storico, fondato da Antonio Gramsci, che ad essa da il nome sta dibattendosi in gravissime difficoltà ed è a permanente rischio chiusura.

Sergio Bagnoli 


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