sabato 20 aprile 2024
12.09.2014 - Donatella Lauria

Sanremo: nominato il nuovo segretario dell'Italia dei Valori

L’Italia dei Valori, una volta quarta forza politica italiana, ed oggi ridottasi alla condizione di piccolo “ cespuglio” organicamente facente parte del Centro- sinistra, a poco più di un anno dalla sua rifondazione sotto la guida del palermitano Ignazio Messina, avvenuta a seguito  della “ debacle” alle elezioni politiche della primavera 2013, è ripartita anche in Provincia di Imperia con la nomina a Segretario provinciale dell’ambientalista sanremese Maurizio Ferrara. Lo scorso week- end a Genova si è tenuto il primo congresso regionale del partito dopo la sua rifondazione ed è stato eletto Segretario ligure Luca Carbonaro. La sezione imperiese del Partito di cui una volta l’ex Pubblico Ministero di “ Tangentopoli” Antonio Di Pietro era considerato un po’ il padre- padrone è l’unica in Liguria ad esprimere una figura istituzionale di peso nella figura dell’Assessore regionale all’Urbanistica ed al Demanio Marittimo Gabriele Cascino, nominato cinque anni fa come componente della Giunta regionale dal “ Governatore” Claudio Burlando. Cascino, giova ricordare, è l’unico esponente istituzionale a livello regionale a non essere stato sinora sfiorato da alcuna inchiesta giudiziaria: tutti i consiglieri regionali eletti cinque anni fa nelle file del partito del “ Gabbiano che vola”, infatti, sono stati inquisiti, e l’ex Vice- Presidente ligure Nicolò Scialfa è stato addirittura arrestato, nell’ambito della vasta inchiesta, condotta dalla magistratura genovese, denominata “ regionopoli”. L’assessore Cascino, di Arma di Taggia, che a Sanremo svolge la professione di avvocato, ha retto sino a ieri la Segreteria provinciale che ora ha “ passato” per l’appunto a Ferrara. Il conosciuto ambientalista matuziano, acquese d’origine, ha dalla sua parecchia esperienza politica alle spalle essendo stato una delle  anime fondanti del movimento dei Verdi del “ sole che ride” nell’Imperiese. Per quel partito nel penultimo decennio del secolo scorso ha ricoperto la carica di consigliere, e capogruppo, provinciale, proprio quando in provincia tra chiusure e riaperture delle varie discariche, come la vecchia Collette Ozzotto o l’ex Trasca in Valle Armea, ovvero Ponticelli nel Comune capoluogo, si viveva in uno stato di perenne emergenza ambientale. E’ passata alla storia la campale battaglia condotta allora dai Verdi della Provincia di Imperia, insieme a Ferrara si ricordano Claudio Martini di Isolabona, Gabriella Badano ed il prematuramente scomparso Giovanni Borzone di Imperia, contro la costruzione di un inceneritore ed a favore del biodigestore oggi tanto di moda. Ferrara abbandonò il partito dei “ Verdi”, da cui si dimise per non essere espulso, in occasione delle elezioni regionali del 2005, quelle che riportarono, con Claudio Burlando “ Governatore”, il centro- sinistra al potere a Genova. Allora i Verdi nella circoscrizione di Imperia non presentarono le firme richieste a corredo della lista, a causa di vecchie ruggini tra l’ala ponentina e quella imperiese del partito, e non poterono presentarsi. Ferrara, con Claudio Martini, trasmigrò nell’Italia dei Valori, movimento allora in forte ascesa. Alle ultime elezioni amministrative comunali si è presentato, come candidato consigliere, nella lista di Sanremo Insieme Ecologia e Libertà non venendo eletto. Oggi per il conosciuto “ Baffo”, che per tanti anni ha vissuto a Bussana Vecchia in una vecchia casa da lui ristrutturata nel quartiere denominato “ Castello”, inizia una nuova avventura. Deve ricostruire un partito che sino a non molto tempo fa anche in Provincia di Imperia esprimeva parecchi consiglieri comunali e che oggi appare in fortissimo calo e con poco “ appeal”. C’è da scommettere che ricomincerà a battere ossessivamente il territorio, cosa per lui abituale, alla ricerca di nuove adesioni e voti proponendo nuove soluzioni politico- amministrative in ordine ai temi su cui intende portare battaglia come la pericolosa situazione della Riviera Trasporti, l’ennesima emergenza rifiuti in Provincia ed il caso Agnesi.                           

Sergio Bagnoli    


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