venerdì 19 aprile 2024
21.11.2014 - redazione

Sicurezza, Rixi: “Il Comune paga ai rom le bollette delle roulotte trasformati in caveaux di merci rubate ai genovesi”

A Genova ormai non c’è più un limite all’assurdo e al paradosso: da una parte riceviamo continue denunce da parte di alluvionati isolati su cui il Comune scarica gli oneri per il ripristino della viabilità e dall’altra sappiamo che la stessa amministrazione paga le bollette di luce, gas e acqua alle roulotte dei rom che poi le trasformano in caveaux di merci rubate ai genovesi. Uno scandalo vero e proprio che deve assolutamente finire». Questa la denuncia di Edoardo Rixi, consigliere regionale e capogruppo in Comune a Genova della Lega Nord, in seguito al ritrovamento nel campo nomadi di Bolzaneto di una refurtiva da 500mila euro tra oro e gioielli custodita in alcune roulotte.

«Ho già chiesto e lo rifarò attraverso una mozione in consiglio comunale – dice Rixi – che si sgomberino i campi abusivi, quelli nelle aree esondabili che rappresentano un pericolo in caso di alluvioni e un costo ingente alla collettività per le operazioni di messa in sicurezza. Inoltre, i campi regolari devono essere dichiarati “di transito”: se rom e sinti si definiscono “nomadi” allora si comportino come tali. Deve essere stabilito un limite massimo di permanenza di 15 giorni e un pagamento, come di norma tutti i camperisti in viaggio, per l’utilizzo di luce, gas, acqua e le tariffe di sosta dei loro mezzi.

È inaccettabile che un’amministrazione comunale che dice di non avere i soldi per fare interventi di messa in sicurezza delle strade collinari, come ad esempio sulle alture di Pra’ gravemente compromesse anche dall’ultima alluvione, poi spenda 2 milioni di euro per acqua, luce e gas ai sedicenti nomadi che stanziano, ormai da anni, nei quartieri della nostra città, mettendone a rischio anche la sicurezza visto che, è ormai dimostrato, delinquono abitualmente.

In certi quartieri come Pra’ il Comune sta progressivamente declassando le strade da comunali a vicinali o private, un sistema che serve al Comune stesso per sgravarsi dei costi di manutenzione. Arriveremo al punto che chi abita in zone decentrate dovrà pagare, oltre alle già salatissime tasse locali, anche un onere aggiuntivo per tenere in piedi la strada che porta a casa propria e magari vedersi privato dei servizi di igiene urbana o di trasporto pubblico perché in una strada privata di certo Amiu o Amt non manderanno i propri mezzi. Tutto questo in nome del risparmio. Sì: per dare tutte le comodità a chi vive in roulotte e ruba nelle case».

 


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