venerdì 19 aprile 2024
12.11.2013 - Redazione

“ Un partito francescano”: da Sanremo Giuseppe Civati lancia la sua idea di Partito Democratico

“ C’è chi è appoggiato da D’Alema, chi da Franceschini, noi siamo francescani”: con questa ironica battuta, che tanto odora però di un’ironia amara, Giuseppe “ Pippo” Civati ieri pomeriggio a Sanremo, in arrivo da Genova, presso la sala stampa del Centro Ariston ha lanciato la propria idea di Partito Democratico. Il politico monzese, come noto, è uno dei quattro candidati alla segreteria nazionale della maggiore formazione politica della sinistra italiana. Gli altri sono il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, il deputato triestino Gianni Cuperlo ed il vice- presidente del Parlamento Europeo Giovanni Saverio Pittella, lucano di Lauria. Domenica prossima gli iscritti del Partito Democratico saranno chiamati nei circoli sparsi in tutto il territorio nazionale per scegliere con voto “ uno, uguale, libero e segreto” quale di questi quattro candidati dovrà rinunciare alle primarie vere e proprie, aperte questa volta anche ai simpatizzanti non iscritti, dell’otto Dicembre. Uno verrà eliminato e ieri a Sanremo Pippo Civati ha confessato di aver timore di essere il maggior indiziato all’esclusione a causa delle poco chiare condizioni di tesseramento, oggi bloccato, al Partito Democratico registrate negli ultimi dieci- quindici giorni. Al di la di questi poco commendevoli episodi, tra l’altro largamente riportati dalla stampa nazionale e di cui si straparla nei maggiori telegiornali, Civati ha dedicato gran parte del tempo a sua disposizione per illustrare l’idea di Partito Democratico che ha in testa. “ Un Partito Francescano” ha affermato, cioè un Partito che voglia veramente abbattere i costi della politica iniziando proprio dal mettere ordine, e ridurre le spese, in casa propria. “ Io sto incontrando in questi ultimi giorni di campagna elettorale per la Segreteria del Partito tantissima gente e lo sto facendo spendendo poco ed utilizzando un numero di persone ridotto al minimo. Ricorrendo sagacemente ai nuovi mezzi che l’informatica ci mette a disposizione ciò è possibile e, quindi, le spese possono essere contenute in molti campi, a partire dalla struttura burocratica del Partito” ha affermato l’ex Consigliere della Regione Lombardia che, per molti anni, è stato uno dei pochi oppositori al cosiddetto “ metodo Formigoni” che in terra padana suscitava parecchio “ appeal”ma anche parecchia attenzione da parte delle Procure. Civati ha pure delineato l’idea di un Partito Democratico che chiaramente non rinneghi la propria origine popolare e di sinistra, che innanzitutto sappia ascoltare gli iscritti e che si schieri apertamente alla sinistra del panorama politico. Ha quindi manifestato la propria relativa avversione alla ricerca di maggioranze politiche pasticciate che guardino solamente al centro dello schieramento e si è sbilanciato  a favore di una chiara alleanza a sinistra con Sel non escludendo la possibilità un domani di creare pure con il Partito di Vendola gruppi parlamentari uniti. “ Solo in casi eccezionali e limitati si dovrebbe ricorrere alle larghe intese ma queste dovrebbero essere da noi costruite in maniera chiara con punti programmatici stilati a priori e chiedendo agli iscritti il permesso ad aderirvi: l’abolizione dell’Imu, per esempio, non è stata oggetto di alcuna discussione all’interno del Partito o, almeno, io non ne ho mai saputo nulla. E’ una cosa grave” ha affermato. Un Pd smagrito nell’elefantiaco apparato, che costi meno, che sia “ francescano” e morigerato, che recuperi la propria identità popolare e di sinistra preparandosi a costruire l’alternativa alla destra populista già sin d’oggi considerato che Civati vedrebbe con favore elezioni politiche anticipate prima dell’inizio del semestre italiano alla Presidenza dell’Unione europea, ritenendo cosa negativa tenere in vita l’attuale maggioranza sino al 2015 o, peggio, al 2016. Domenica gli iscritti al Partito Democratico si pronunceranno comunque in merito. Terminato l’incontro matuziano, Pippo Civati è ripartito alla volta di Savona terza tappa della sua tournee ligure di un giorno.         


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