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11.03.2013 - Donatella Lauria

Incontro con gli alunni delle scuole sanremesi per riscoprire la tradizione dell’intreccio dei "Parmureli"

Con il rinnovarsi della tradizione dei ‘parmureli’, i rami di palma intrecciata per la domenica antecedente la Pasqua, la Famija Sanremasca, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche per le Palme e il Comune di Sanremo, partecipa ad un incontro transfrontaliero tra alunni monegaschi e le scuole di Sanremo (Scuola dell'infanzia “Santa Marta” e Scuola primaria di 2° grado, entrambe dell'istituto comprensivo “Italo Calvino", e con la Scuola primaria “Borgo Rodari” e la scuola secondaria di Riva Ligure.

L’appuntamento avrà luogo mercoledì 13 marzo, alle ore 14,30 a Villa Ormond, a Sanremo.

Una straordinaria ‘lezione’ su i parmureli e una bella occasione per far conoscere ai giovani l’arte dell’intreccio artistico delle foglie di palma, tramandata fino ai giorni nostri dalle abili mani di generazioni di veri e propri artisti.  Sarà possibile osservare giovani studenti italiani e francesi intrecciare insieme le foglie di palma sotto la guida di artisti locali che hanno saputo conservare  tra le mura domestiche un antico savoir faire, patrimonio della storia e cultura sanremasca.

I parmureli pasquali, che cominciano già ad essere offerti dai giovani lungo le strade e sulle bancarelle davanti alle Chiese, annunciano che la Pasqua è vicina.  Si rinnova, così, la liturgia cristiana della Domenica delle Palme che ricorda l’entrata trionfale di Gesù in Gerusalemme.

A Sanremo le foglie di palma intrecciate sono qualcosa di più di una rievocazione religiosa, in quanto fanno parte di una antica tradizione locale. Ci riportano al mito di Capitan Bresca, il valoroso marinaio sanremasco passato alla storia per aver salvato l’obelisco di Piazza San Pietro e ottenuto così il privilegio di essere fornitore ufficiale delle palme al Pontefice in occasione della Pasqua. Questo straordinario avvenimento, tra mito e storia, è vivo e immutato ancora oggi, dopo 500 anni! 

 

Con l’occasione, proprio per non perdere questa bella tradizione, la Famija Sanremasca invita tutti i cittadini a contribuire alla ricerca di testimonianze di quelle innumerevoli forme di intreccio che potrebbero essere dimenticate con il tempo. Tutti sono invitati a mettere a disposizione vecchie foto, disegni o vecchi parmureli, magari conservati in soffitta. Attraverso reperti o immagini del passato sarà possibile ritrovare forme artistiche d’intreccio ormai dimenticate e riproporle nelle realizzazioni odierne. Una straordinaria occasione per contribuire a conservare e promuovere un aspetto molto bello della tradizione locale particolarmente amata dai sanremaschi.

 


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