Ventimiglia, asili nido: arriva il progetto "scommettere sul futuro"
Un anno fa si è festeggiato il quarantennale della legge 1044, istitutiva degli asili nido : anche oggi , realizzando nella stessa data l’evento “1044 perché”, si vuole mettere al centro dell’attenzione i motivi per i quali è necessario rilanciare un piano nazionale per i nidi ed i servizi all’infanzia.
L’iniziativa, lanciata dal Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, proposta in zona dalla coordinatrice pedagogica Maria Grazia Fossati e sostenuta dalla Commissione Straordinaria del Comune di Ventimiglia, ha visto la partecipazione di genitori i cui bambini frequentano i servizi alla prima infanzia nel Distretto Sociosanitario Ventimigliese: il tutto in “contemporanea” a tante altre città italiane .
In laboratori tematici , le famiglie hanno espresso quanto sia importante poter contare su servizi educativi di qualità , che sono anche segno dei modi in cui la Comunità si occupa dei bambini.
I “ perché” proposti saranno raccolti a livello nazionale dal Gruppo Nidi e Infanzia e la documentazione delle iniziative sarà sottoposta al Governo e al Parlamento .
L’invito è il riconoscimento concreto di un percorso, realizzato negli anni, per il suo futuro.
L’educazione infantile ed anche i servizi educativi hanno infatti avuto una storia di grandi trasformazioni:da servizi a finalità sanitaria assistenziale ,a servizio sociale, si è arrivati ai servizi di oggi, a carattere prevalentemente educativo.
Ricercatori illustri hanno dimostrato che i primi anni di vita sono il periodo più fecondo per sviluppare tutte le proprie potenzialità, per recuperare situazioni di svantaggio ed invertirle. L’economista J. Heckman- premio Nobel economia, 2000 in un’intervista a “ Bambini” afferma: “ investire nell’infanzia ha un ritorno anche economico e noi abbiamo gli strumenti per dimostrarlo”
Per consentire opportunità a tutti i bambini di sviluppare il loro capitale cognitivo ed affettivo-relazionale,di affacciarsi al mondo di domani nelle condizioni migliori, è necessario un nuovo impegno per il rilancio dei servizi dedicati ai più piccoli. Occorre un impegno nuovo quindi per una governance nazionale del sistema di servizi educativi che preveda finanziamenti pluriennali per la loro gestione e che coinvolga le Regioni nelle decisioni.
Questi contesti educativi sono essenziali non solo per permettere l’occupazione femminile, ma anche perché offrono al bambino un ambiente organizzato e programmato, sono luoghi privilegiati di socializzazione tra pari, affiancano i genitori e li supportano nell’azione educativa.