domenica 16 giugno 2024
13.06.2013 - Donatella Lauria

Agricoltura ligure: nascono gli agri - nido per i più piccoli

Potrebbe cambiare in modo considerevole, con il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 la gestione dei fondi UE da parte della Regione Liguria.

Sulla base di quanto emerso dalla prima conferenza regionale del settembre scorso, “ La nostra proposta  potrebbe comprendere una serie di azione per ottimizzare maggiormente le spese e la riduzione dei costi verso gli obbiettivi strategici, la multifunzionalità, rispetto a singoli investimenti. Fra questi, la filiera e la gestione del bosco per  trasformato in una risorsa con il legname e le biomasse, gli investimenti per il risparmio energetico favorendo le rinnovabili, soprattutto per la competitività del  florovivaismo, una agricoltura intensiva con costi molto alti, che rappresenta il 70% dell’agricoltura ligure,  la filiera agroalimentare”, l’innovazione, la semplificazione e la governance  dei finanziamenti Psr”, ha detto l’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo, intervenendo al forum sul Programma di sviluppo rurale tra mare e montagna a Finalborgo.

A Finalborgo, si è parlato anche di filiera agroalimentare il cui sviluppo nel periodo 2014-2020 può diventare un forte traino per la crescita e la valorizzazione delle zone rurali anche per l’occupazione.

Altro punto affrontato il disegno di legge sull’inclusione sociale. Anche se non è una novità, è stato affermato, che l’agricoltura persegua, all’insaputa di molti e anche delle istituzioni, da sempre, questa finalità.

L’agricoltura  sociale, oltre a offrire un’opportunità integrativa di reddito agli agricoltori, inserendo in azienda persone disagiate , potrebbe favorire anche aree svantaggiate dove le fattorie didattiche degli agriturismi potrebbero diventare fattorie sociali. “Penso agli anziani, ma anche ai bambini che, in casi di difficoltà dei piccoli comuni montani, le fattorie sociali potrebbero trasformasi in inediti agri-nidi per i bambini di quel territorio”, spiega Barbagallo.

Dare un’opportunità di occupazione nel settore agricolo a persone o a gruppi di persone con difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro e offrire nuovi servizi ai cittadini delle zone rurali è un obiettivo del  Psr 2014-2020.

 

 


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