Avrebbe riscosso l'Ici per 400 a comuni senza però versarli nelle casse comunali, ma nelle sue. La Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'amministratore di fatto della 'Tributi Italia spa'. Si tratta di Giuseppe Saggese, accusato ora di peculato, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute certificate e omesso versamento Iva. Le persone indagate sono in tutto nove: cinque sottoposte alle misure cautelari,  altri quattro a piede libero. L'artefice della maxi frode effettuava prelievi giornalieri dai conti della società anche di 10.000 euro in denaro contante, acquistava autovetture di lusso, utilizzava yacht ed aerei privati, per soggiorni in località prestigiose, feste mondane e concerti di musica. Molti dei circa 1000 dipendenti di Tributi Italia spa sono stati licenziati. L'impresa di riscossione è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Roma. La procura ha anche disposto il sequestro per equivalente di otto milioni e diverse perquisizioni a Rapallo, Recco, Cogorno, Genova, Roma e Borgonovo del Tidone (Piacenza) nei confronti di altri soggetti indagati.