domenica 16 giugno 2024
10.06.2013 - Donatella Lauria

Fiume Roja, acque condivise tra Italia e Francia

Condividere la gestione delle acque in un territorio transfrontaliero quale è il bacino del fiume Roja: nel quadro del progetto Interreg Alcotra italo-francese EUR-EAU-PA, di cui la Provincia di Imperia è capofila, è in corso di definizione un Protocollo di Intesa tra Enti ed Istituzioni italiani e francesi, che ha lo scopo di promuovere una gestione condivisa del bacino idrografico del fiume che sfocia a Ventimiglia. Il tema sarà al centro dell’incontro in programma domani, 11 giugno, a Ventimiglia, nella sala consiliare del Comune, alle 10,30. L’appuntamento, promosso dalla Provincia di Imperia sarà fra tutti i rappresentanti politici e tecnici italiani e francesi, invitati a sottoscrivere il Protocollo di Intesa.

 Lo scopo principale del Protocollo d’intesa è quello di consolidare e rafforzare i rapporti di cooperazione transfrontaliera nel bacino idrografico transfrontaliero del fiume Roia, nell’ottica di assicurare una gestione integrata del bacino che assicuri, in particolare, il conseguimento ed il mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale sanciti dalla Direttiva europea 2000/60/CE e  della prevenzione, la gestione e la mitigazione dei rischi naturali  della Direttiva 2007/60/CE.

Ma perché questo fiume è così importante, tanto da meritare un’attenzione così particolare ?

II Fiume Roja ha un bacino che per oltre i 4/5 è posto in Francia, mentre  il suo tratto terminale e la  foce si trovano in territorio italiano, nel Comune di Ventimiglia. Le sue acque sotterranee nel tratto terminale  sono utilizzate per uso potabile oltre che irriguo, da centinaia di migliaia di persone, da un lato e dall’altro della frontiera.

Questa risorsa, importante ed insostituibile per la Provincia di Imperia, richiede un impegno da parte di tutti i soggetti interessati sia pubblici che privati  .

Per questa ragione si è stabilito di unire le forze, utilizzando i finanziamenti europei messi a disposizione dal Programma Operativo Interreg Alcotra, per studiare la falda idrica e per collaborare alla migliore protezione delle acque del fiume in tutto il suo bacino.

Il progetto EUR-EAU-PA è il più recente di una serie di progetti che si sono progressivamente focalizzati su questo corso d’acqua. Il primo progetto  realizzato nel 2006 con un finanziamento Interreg è stato EUROBASSIN, mediante il quale è stato redatto un Piano di Bacino integrale esteso a tutto il del bacino idrografico  e che ha analizzato tutti i maggiori rischi naturali e le caratteristiche geografiche, climatologiche e geologiche di questi territori. Proprio in quella occasione si è iniziata a studiare anche la falda idrica della bassa valle del Roia, per determinare la volumetria delle acque sotterranee disponibili e la loro vulnerabilità. Sempre la Provincia di Imperia, nell’ambito del progetto strategico Alcotra RISK-NAT, conclusosi nel 2012, ha realizzato un ulteriore approfondimento specifico sulla falda acquifera, con la messa in campo di un sistema di monitoraggio dei livelli della falda e della qualità delle acque e di un modello numerico dell’acquifero della zona di emungimenti dai pozzi.

Con il progetto EUR-EAU-PA, attualmente in corso, sono stati estesi  fino al mare gli studi sulle caratteristiche della falda e del sistema di monitoraggio e  predisposto un Protocollo di Intesa sul quale si confronteranno i partecipanti politici e tecnici italo-francesi in occasione dell’incontro di domani a Ventimiglia.

 Il vice Presidente della Provincia nonché  Assessore alla difesa del territorio Mariano Porro, farà  gli onori di casa all’incontro che vedrà la partecipazione della Prefetture  di Imperia e di Nizza, della Regione Liguria   e della Regione PACA, del Conseil Général delle Alpi Marittime  oltre ai Comuni ed Enti ricadenti nel bacino.

 Il programma dell’appuntamento prevede alle 10,30 la presentazione del progetto EUR-EAU-PA e l’illustrazione delle attività svolte, alle 11,30 ci sarà l’illustrazione della proposta di Protocollo di intesa transfrontaliero del fiume Roja, a cui seguirà un dibattito. Nel pomeriggio, dalle 14,30, ci sarà una visita guidata al campo pozzi italo-francese e ad alcune delle installazioni di monitoraggio della quantità e della qualità delle risorse idriche della falda.


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