venerdì 19 aprile 2024
06.09.2013 - Redazione

Gioco d'azzardo, la senatrice Albano:"occorrono controlli più rigidi"

La Senatrice Donatella Albano è intervenuta al Senato a nome del Partito Democratico contro la diffusione indiscriminata del gioco d'azzardo, fenomeno troppo spesso legato alla criminalità organizzata, che porta con sè la drammatica piaga della ludopatia, con famiglie ridotte al lastrico e in preda agli usurai, ma che sta causando anche la durissima crisi dei Casino' italiani, con particolare riferimento a quello di Sanremo.

Nel corso del suo intervento la Senatrice ha affermato "Il Casino' di Sanremo si trova oggi sull'orlo del fallimento proprio perchè effettua rigidi controlli sull'età di chi vuole giocare d'azzardo e sulle persone che hanno accesso alla casa da gioco" e  non ha mancato di ricordare, in chiusura, la necessità che il Governo mantenga aperti tutti i Tribunali esistenti, facendo riferimento in particolare all'eventuale chiusura del Tribunale di Sanremo, baluardo della legalità non solo per il nostro territorio, ma per l'Italia intera: "Significa indebolire lo Stato Italiano e soprattutto rafforzare il gioco delle mafie".

Per la Albano occorre un tempestivo intervento: "Il Governo e il Parlamento devono aumentare i controlli sulle sale gioco e innalzare l'IVA sul gioco on-line dall'attuale 0,6% al 21%, nel 2011 il fatturato legato ai giochi d'azzardo è stato di 80 miliardi di euro, lo Stato ne ha incassati solo 9 miliardi. Nel 2012 il fatturato legato a queste attività è arrivato a rappresentare il 4% del PIL, il gioco è la 3° impresa dietro a ENI e ENEL".

 "Non è possibile che lo Stato danneggi se stesso e i Casino' autorizzati. E' ormai risaputo che le sale giochi sono troppo spesso luoghi per il riciclaggio di denaro sporco, per questo, come Partito Democratico, abbiamo chiesto che l'iter burocratico per la loro apertura e i controlli sulle attività vengano inaspriti, che venga introdotto un registro delle scommesse, che il denaro in entrata e uscita sia sottoposto scrupolosamente alla tracciabilità e che venga vietato di partecipare alle procedure per il rilascio delle concessioni alle persone e alle società condannate per reati gravi, anche in via non definitiva, estendendo tale divieto anche ai parenti e affini fino al terzo grado" continua la Senatrice del PD, "inoltre occorre che gli Amministratori locali abbiano maggiori poteri in merito alle aperture o chiusure delle sale".


Commenti

Nessun commento presente.
Accedi per scrivere un commento

 
Meteo