"Ho appreso che domani sera, nell'ambito della serata degli spantegai, verrà consegnato il neo istituito premio Castagnola d'argento. Sembra proprio che qualcuno non sappia cosa fare se non inventarsi un premio ogni momento. A parte questo, nulla vi è da dire sul destinatario del premio, una persona ed una famiglia che della valorizzazione e promozione della cucina intemelia ed italiana ne hanno fatto una bandiera, che garrisce ai più alti livelli. Moralmente avrei un'altra considerazione. Il Circolo della Castagnola, di pochi e soliti noti, che ora sembra essere il difensore estremo delle tipicità ventemigliuse con il marchio DE CO, si dimentica chi ha, per decenni, continuato a mantenere viva la conoscenza della castagnola, organizzando tutti gli anni, in occasione dei festeggiamenti di San Secondo la Sagra della Castagnola. Ebbene, è il Sestiere Ciassa. Ragazzi e ragazze, di origine ventimigliese e non, che  hanno sempre passato il giorno precedente a preparare e  imbustare centinaia di confezioni di castagnole, allestire e presidiare  il banchetto vendita in Piazza della Cattedrale, dal mattino fino al termine dei fuochi d'artificio la notte. I signori puristi obietteranno, "chissà come saranno state fatte e se rispettavano la ricetta". Poco importa. L'importante è l'impegno che il Sestiere Ciassa ha messo nel mantenere in vita un prodotto della tradizione e così l'identità di una comunità. Questo meritava un giusto riconoscimento".