domenica 16 giugno 2024
15.10.2013 - Redazione

La Regione Piemonte non vuole pagare, treni a forte rischio di taglio

Non bastano ritardi, treni sporchi, aumento dei biglietti, guasti tecnici quotidiani.

Si prospettano anche tagli pesanti per i collegamenti tra Liguria e Piemonte.

I treni tra Torino e Genova diranno vedranno morre le fermate intermedie in territorio ligure, la Genova-Acqui rischia di perdere il percorso piemontese. Inoltre i regionali veloci delle due linee Torino-Savona-Ventimiglia e Cuneo-Ventimiglia-Taggia, con il nuovo orario invernale - dal 14 dicembre - non valicheranno più il confine sabaudo, a meno che la Liguria decida di compensare i fondi che il Piemonte non ha più nessunissima intenzione di investire. Tutto ciò mette inoltre mette a rischio la stessa sopravvivenza della traballante linea Cuneo-Ventimiglia.

 L’ultima lettera scritta dall’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Vesco, è datata 26 settembre. Destinataria: la collega del Piemonte, Barbara Bonino, e le aziende del gruppo Fs, in questo caso, tuttavia, mere esecutrici delle richieste dei titolari dei contratti di servizio, appunto le Regioni. «Per il momento ci sono state prospettate soltanto ipotesi informali - precisa Vesco - ma ciò che abbiamo visto avrebbe un impatto pesantissimo».

La proposta arrivata dal Piemonte è quella di stagionalizzare il prolungamento delle tratte: durante l’estate, un periodo di maggiore presena dei piemontesi in movimento verso la Liguria, i treni  verrebbero mantenuti. Per il restante periodo dell’anno, nulla. Se la Liguria vuole che i treni trasportino anche i propri pendolari, deve pagare.


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