venerdì 19 aprile 2024
19.06.2014 - Donatella Lauria

Liguria: scuola dell'infanzia si cambia

Scuola dell’infanzia, si cambia. Per   sostenere e rilanciare il primo livello di istruzione di cui  tutti i bambini  tra i 3 e i 6 anni hanno diritto, la Regione Liguria  sostiene fortemente un disegno di legge di iniziativa parlamentare che prevede che almeno un bambino su tre, prima dei tre anni, e in almeno nel 75% del territorio italiano, debba avere diritto ad un posto nell’asilo nido e pari opportunità di apprendimento,grazie anche risorse statali.

 Il provvedimento, presentato nel pomeriggio al Teatro della Gioventù, ha tra le prime firmatarie la senatrice Francesca Puglisi. “Un provvedimento già in calendario, al Senato, che quando sarà legge rappresenterà una rivoluzione”, afferma Lorena Rambaudi, assessore alle Politiche Sociali della Regione Liguria che coordina la commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni.

“Il disegno di legge prevede che i servizio della prima infanzia siano inseriti nel sistema educativo zero - sei anni e considera il nido la prima tappa del percorso formativo con la partecipazione finanziaria da parte dello Stato che coprirà il 50 per cento delle spese, il 30% a carico degli enti territoriali e il restante 20 per cento a carico delle famiglie”. Provvedimenti che dovranno assicurare  la copertura del 33% del servizio per i bambini 0/36 mesi,  come indica il trattato di Lisbona, soglia alla quale la Liguria e comunque vicina. In Liguria, i posti pubblici e privati per la prima infanzia , fra i 227 nidi d’infanzia , 26 servizi educativi domiciliari e 30 integrativi e le 90 sezioni primavera sono 9475.

Per sostenere la copertura del 33% ne occorrerebbero 11 mila 320.

La Regione Liguria ha già espresso forte interesse nelle sessioni provinciali che si sono tenute in preparazione alla Conferenza Regionale del Sistema Educativo. “ L’urgenza è il tema della sostenibilità  economica e la complessità organizzativa e la presenza della onorevole Francesca Puglisi conferma l’attenzione del Senato a questo tema e l’interesse a sostenerlo .”

La Liguria possiede ,infatti, un buon servizio per la prima infanzia, sia in termini qualitativi,sia quantitativi, “ma oggi, nonostante  un finanziamento regionale di oltre, 3,6 per il biennio 2013-14, ci sono molte difficoltà sulla sostenibilità economica del sistema, concepito  come una realtà di responsabilità pubblica, ma a gestione integrata con i privati attraverso i processi di accreditamento. E’ venuta meno la sostenibilità del sistema perché i comuni hanno meno risorse disponibili e gli asili nido, essendo servizi di qualità, ma costosi, trovano le famiglie in difficoltà a pagare la loro quota” e non iscrivono  i bambini”, spiega la Rambaudi.


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