domenica 16 giugno 2024
27.11.2013 - Anna Maria Roncoroni

Ponenteoggi modera un convegno internazionale sul talento nella sede del Corriere

Un momento di incontro, organizzato dall'Aistap, con esperti nazionali ed internazionali per meglio comprendere ciò che si può fare per aiutare gli studenti ad alto potenziale a sviluppare le loro potenzialità. Appuntamento il 30 novembre alle 10 nella sala Buzzati del Corriere della Sera di Milano.

Nel mondo di oggi, sempre più interconnesso e competitivo, la sfida che i nostri giovani si troveranno ad affrontare quando entreranno nel mondo del lavoro non è semplice. Non si tratterà solo di aver sviluppato competenze adeguate nell’ambito in cui si troveranno ad operare, ma dovranno anche aver acquisito la capacità di lavorare in gruppo, essere flessibili ed altamente motivati, per far sì che le scelte fatte corrispondano non solo a quanto richiesto dal mercato ma soprattutto a quello che ogni persona è e si sente di dare, per perseguire quello che è l’obiettivo a cui ognuno di noi dovrebbe aspirare: il proprio benessere psicofisico. Ma troppo spesso ci si dimentica che questa sfida comincia tra i banchi di scuola, dove molti dei nostri ragazzi più talentuosi perdono quello che è il bene più prezioso: la motivazione ad apprendere e a conoscere. Schiacciati e frustrati da un sistema che non ne sa riconoscere e valorizzare le qualità, rischiano di non riuscire a sviluppare le loro potenzialità, con una perdita per il nostro Paese di incalcolabile valore. L’investimento nel Capitale Umano dovrebbe essere una priorità assoluta per le nostre Istituzioni.

Questo Convegno vuole essere un momento di riflessione sul tema del sostegno allo sviluppo del Talento, a partire dalla scuola primaria, che dovrebbe essere in grado di identificare e sostenere anche questi studenti, con attività adeguate alle loro capacità. Si parlerà di cosa si può fare nel concreto per aiutare questi ragazzi a riconoscere la scuola come vero e proprio luogo di apprendimento, per far sì che possano vivere nel modo più sereno gli anni della loro formazione e diventare così adulti consapevoli di poter dare un contributo allo sviluppo del nostro Paese.


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