Porti: da Expo 2015 parte la cabina di regia tra Liguria, Lombardia e Piemonte
Un appello al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio per accelerare la riforma dei porti , ma tenendo conto degli investimenti che i singoli porti liguri stanno portando avanti, rendendo le norme più semplici.
E’ stato inviato oggi dagli assessori alle infrastrutture delle tre regioni Liguria, Lombardia e Piemonte nel corso del convegno organizzato da Pianeta Lombardia dal titolo Ligurian Ports Alliance nell’ambito della settimana del protagonismo della Regione Liguria a Expo. Un incontro a tre tra l’assessore allo sviluppo economico e ai porti della Regione Liguria Edoardo Rixi, il collega del Piemonte Francesco Balocco e l’assessore lombardo Alessandro Sorte a cui hanno preso parte i presidenti delle Autorità Portuali di Genova, Luigi Merlo, della Spezia Lorenzo Forcieri e di Savona Gian Luigi Miazza e i principali operatori portuali della Liguria . “Purtroppo oggi i nostri porti e la loro competitività si stanno perdendo a causa del ritardo nella realizzazione delle infrastrutture – ha ribadito l’assessore Rixi – e la cosa che temo è l’incertezza per gli operatori e i terminalisti.
La Regione Liguria si vuole porre come elemento facilitatore per fare sinergia con i territori lombardo e piemontese e dare un’opportunità per il rilancio del sistema. Sicuramente in mattinata a Milano sono state poste le base per una nuovo sinergia tra le tre regioni e il sistema dei porti liguri in grado di farsi maggiormente sentire con il Governo”. Non è un caso che fino al 2004 i porti italiani abbiano aumentato i loro traffici, ma successivamente sono state altre nazioni che li hanno sviluppati maggiormente.
In Liguria in questo momento i tre porti di Genova, Savona e La Spezia stanno sviluppando investimenti per quasi 2 mila milioni di euro che vedranno la luce in opere e infrastrutture entro il 2020. Una mole enorme di risorse che non puo’ andare dispersa.
E’ questo infatti l’appello al Governo dei tre presidenti delle Autorità portuali liguri: qualsiasi riforma del sistema portuale deve tenerne conto. In particolare il porto di Genova sta portando avanti investimenti per 460 milioni di euro, quello della Spezia opere per 750 milioni e 860 milioni quello di Savona. Si tratta di opere che verranno realizzate grazie a finanziamenti pubblici e privati in grado di creare mille nuovi posti di lavoro.
“Non bisogna tanto creare nuove Authorities – ha sottolineato Rixi - quanto dirimere i problemi che hanno ingessato la portualita italiana e quella ligure fino ad oggi, tenendo conto che questa mattina gli operatori hanno manifestato molto interesse e noi metteremo in contatto il mercato delle merci con nostra portualità, ma non dobbiamo essere lasciati soli. Al Governo chiediamo un piano normativo e per creare collegamenti con la Svizzera e la Baviera. La Liguria è un’eccellenza a livello di volumi e capacità anche dal punto di vista imprenditoriale e ora l’esecutivo deve fare delle scelte puntando sui siti portuali che possono essere competitivi, tenendo conto che i due hub fondamentali sono il mar ligure e l’adriatico. Da qui l’invito al Governo e al Ministro dei tre presidenti delle Autorità portuali liguri di dirigere gli investimenti pubblici in particolare dove già sono presenti quelli dei privati.