domenica 16 giugno 2024
20.05.2014 - Donatella Lauria

Regione: sentenza Tar favorevole al calendario venatorio

Il Tar Liguria, si è pronunciato definitivamente, con sentenza di questi giorni, nel merito sul calendario venatorio della Regione Liguria della scorsa stagione 2013/2014, oggetto di ricorso da parte delle associazioni di protezione ambientale Wwf, Lac e Vas.

La sentenza  fa chiarezza su argomenti molto complessi, riguardanti il provvedimento che regolamenta l’attività venatoria in Liguria, che da anni sono oggetto di contenzioso fra la Regione e le associazioni di protezione ambientale,” in modo che quanto  si è verificato in passato, soprattutto lo scorso anno non debba ripetersi”, puntualizza l’assessore alla Caccia della Regione Liguria.

La sentenza è stata molto favorevole  riconoscendo il buon operato della Regione Liguria sulla quasi totalità degli argomenti trattati. Il Tar Liguria ha ribadito in modo chiaro ed inequivocabile che la Regione ha adottato il provvedimento giustificando tutte le scelte operate sulla base di “un articolato supporto motivazionale nel quale si rende adeguatamente conto delle ragioni sottese alle soluzioni applicate.”, e ancora “Il provvedimento di approvazione del calendario venatorio, infatti, consta di una corposa motivazione che, per le singole specie sulle quali si erano appuntate le osservazioni ISPRA, espone una diffusa illustrazione dei fattori presi in considerazione ai fini dell’individuazione delle date di apertura e di chiusura della stagione della caccia. Laddove ha ritenuto di discostarsi dal parere dell’ISPRA, la Regione ha fondato tale scelta su dati, talvolta estrapolati dagli studi prodotti dallo stesso Istituto, che dimostrerebbero il buono stato di conservazione della specie e l’assenza di pericoli derivanti dall’ampiamento del periodo di prelievo.”.

Per questi motivi, la Regione Liguria ha sempre difeso il proprio provvedimento; le motivazioni a supporto delle scelte fatte sono state infatti considerate dai giudici ampiamente e debitamente documentate.”

Le uniche criticità che sono state ribadite dal Tar, riguardano quattro argomenti:  il divieto di caccia alla specie Porciglione, la data di avvio del periodo per l’addestramento cani al 15 di agosto anziché ai primi di settembre; l’adozione delle cartucce contenenti piombo per la caccia agli ungulati e nelle zone umide; le due giornate aggiuntive di caccia per tutte le specie migratrici anziché per le sole specie consentite dall’ISPRA.

Il calendario venatorio adottato quest’anno, in data 8 aprile 2014, dal Consiglio regionale, oltre a contenere il consueto supporto scientifico, ha tenuto debitamente conto del parere dell’ISPRA e rispetto alle criticità rilevate dal Tar nella recente sentenza, ha cancellato il Porciglione dalle specie cacciabili; ha esteso le due giornate aggiuntive unicamente per le specie autorizzate dall’ISPRA, ed in merito all’utilizzo delle munizioni contenenti piombo, le stesse sono state vietate in tutte le zone umide. La Regione sull’argomento piombo ha aperto un ampio dibattito tuttora in corso e per il quale nell’ultimo provvedimento ha acquisito solidi dati scientifici.

 


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