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25.10.2013 - Redazione

Sanremo: il gioco d'azzardo patologico in un convegno

Si terrà domani con inizio alle ore dieci presso la Sala congressi dell’hotel “ de Paris” di Sanremo, che sorge in corso Imperatrice tra la Chiesa russa e l’ex Stazione ferroviaria, un interessante convegno sulla “ Ludopatia” . Il convegno dal titolo “ Gap: gioco d’azzardo patologico, una sfida sociale” è stato organizzato dall’Italia dei Valori, forza politica oggi extra- parlamentare alla luce dei risultati delle ultime elezioni politiche, che sta raccogliendo le firme in tutt’Italia per promuovere una normativa che abroghi gli articoli dell’attuale legge che ha liberalizzato il gioco aleatorio alle famigerate “ macchinette mangiasoldi”, presenti oggi in quasi tutti i bar della penisola. Interverrà anche Marco Cambiaso, amministratore in quota centro- destra della società per azioni “Casinò Municipale di Sanremo” che gestisce la casa da gioco matuziana nonché presidente nazionale di Federgioco. Altri relatori saranno l’avvocato Riccardo Volanti di Albenga, specializzato nello studio degli aspetti legali concernenti la normativa in materia, Silvia Marcuzzo psicoterapeuta matuziana in forza all’Asl e Vice- presidente del “ Centro di Solidarietà l’Ancora” che nella “ Città dei fiori” ha sede e si cura del recupero dei soggetti affetti da ludopatia, ed infine l’avvocato Gabriele Cascino, Assessore regionale ligure all’urbanistica nonché Segretario uscente, tra poco scadrà il mandato, per la Provincia di Imperia dell’Italia dei Valori. Cascino illustrerà  la proposta di legge limitatrice di questo pericoloso passatempo avanzata dal suo partito. L’Italia è il Paese dell’Unione europea dove la ludopatia, cioè la pratica patologica di trascorrere la maggior parte del proprio tempo libero a tentare la fortuna a questa specie di “ slot machines” dilapidando spesso, purtroppo, gran parte del proprio stipendi, è più diffusa. E’ pure il Paese, rispetto a tutti gli altri ventotto, in cui più di ogni altro le macchinette mangiasoldi sono capillarmente diffuse in ogni pubblico esercizio. Nella confinante Francia, per esempio, invece tale impressionante diffusione non esiste. Ciò perché, almeno dai tempi della “ finanza creativa” tanto cara all’ex Ministro dell’economia Giulio Tremonti, lo Stato ha ritenuto vantaggioso per le proprie finanze trarre il massimo profitto dal gioco d’azzardo liberalizzandolo in pratica. I ludodipendenti sono in buona parte soggetti appartenenti alle classi più sprovvedute, meno istruite e più deboli della società italiana e le famiglie troppe volte sono letteralmente rovinate quando uno dei suoi componenti cade in tale stato.” Non si pagano più le bollette, non ci si cura più del benessere dei figli, non si onorano più le rate del mutuo costringendo le banche ad ipotecare l’abitazione principale,a volte l’unica posseduta. Se un membro della famiglia è ludodipendente i membri del nucleo sono costretti a ricorrere agli strozzini per tirare avanti, foraggiando, così, la criminalità organizzata. Lo Stato, poi, ai gestori delle macchinette mangia-soldi, che molte volte sono società che presentano aspetti di opacità, fa pagare le dovute imposte senza controllare la provenienza del denaro riscosso. E’ già accaduto che fosse denaro proveniente dalle attività illecite. In poche parole lo Stato biscazziere permettendo la pratica del gioco aleatorio in quasi ogni bar della penisola contribuisce a rovinare molte famiglie e, spesso, a foraggiare la criminalità organizzata che gestisce il gioco d’azzardo senza contare, poi, le spese che i servizi sociali dei comuni di residenza devono affrontare per recuperare i ludodipendenti ”, osservano l’alessandrino Maurizio Ferrara che da una vita risiede a Sanremo ed il dottor Danilo Papa, medico ospedaliero a Bordighera, esponenti di spicco dell’Italia dei Valori in Provincia di Imperia.               

Sergio Bagnoli


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