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13.08.2014 - Redazione

Sanremo: le associazioni propongono la funivia per Perinaldo

Con l’avvento della nuova amministrazione comunale guidata dal Sindaco Alberto Biancheri, le Associazioni per la Cultura di Sanremo, con in testa la nota “ Famija Sanremasca”, ripropongono ai singoli gruppi consiliari, ed in specie a quelli di maggioranza, il progetto di costruzione di un impianto a fune che colleghi Sanremo, il suo litorale e, dunque, l’ ormai celebre in tutt’Europa pista ciclabile con l’entroterra matuziano ed il paese di Perinaldo che, come noto, dette i natali alla famosa famiglia di astronomi Cassini, un cui componente, Gian Domenico, fu per lungo tempo direttore dell’Osservatorio astronomico di Parigi ed è unanimemente considerato come lo scopritore dei quattro satelliti di Saturno e della cosiddetta “ Grande macchia rossa”. Ieri pomeriggio presso la Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue era in programma la presentazione del progetto agli amministratori in forza al gruppo civico di maggioranza denominato “ Sanremo insieme, ecologia e libertà”, che esprime un consigliere comunale, nella persona di Francesco Prevosto, e l’Assessore alla Cultura ed al Turismo Daniela Cassini, la nota libraia di Via Corradi nella “ Città dei Fiori”. Per espresso volere di Siel, la seduta è stata aperta al pubblico. Il progetto di costruzione della funivia Sanremo- San Romolo- Perinaldo è dell’ingegnere genovese Francesco Pizzio, oggi vice Presidente dell’Associazione culturale triestina “ Torre e Tasso” ma con importanti trascorsi come Consigliere d’Amministrazione dell’Agenzia Nazionale per l’Ambiente, consigliere scientifico presso il Ministero degli affari esteri, Direttore scientifico presso l’Ics, istituto internazionale collegato alle Nazioni Unite e membro dell’Enea. La Funivia utilizzerà per il suo funzionamento esclusivamente energia fotovoltaica prodotta da un’apposita centrale che dovrebbe essere costruita presso il colle dei Termini di Perinaldo a margine della strada provinciale che collega la frazione matuziana di San Romolo con il paese della Valle Crosia. La sua stazione di partenza verrebbe prevista in Via Pascoli, esattamente sulla verticale della fermata ferroviaria di Sanremo al termine del lungo tunnel pedonale che la collega con il fabbricato viaggiatori di Piazza Don Orione. Da codesto tunnel si potrebbe dunque facilmente accedere alla funivia utilizzando due grandi ascensori da costruire. La prima tratta collegherebbe Via Pascoli con Punta di Francia, ove si trova l’attuale Ospedale Civile che sarebbe dunque servito ottimamente dalla struttura di trasporto pubblico sino a quando, finanziamenti permettendo, non venisse terminato l’Ospedale Unico dell’Imperiese a Taggia. Da Punta di Francia un ulteriore tratta si dirigerebbe verso Pian dei Cavalieri, poco a monte della chiesa parrocchiale del più popoloso quartiere sanremese, il Borgo. Tali tratte costituirebbero il primo lotto dell’opera. Dal Borgo il tracciato rientrerebbe su quello dell’antica funivia Piazza Eroi Sanremesi- San Romolo, con fermate al campo Golf e nella frazione montana che prende il nome dal Santo Patrono cittadino che vi si ritirò. Quello “ storico” sarebbe il secondo lotto del percorso. Una volta a San Romolo, il tracciato abbandonerebbe del tutto quello della funivia costruita in epoca fascista e che, sino alla costruzione della Funivia del Monte Bianco, era il più lungo impianto a fune d’Europa a campata unica: si dirigerebbe, invece,  verso Monte Caggio, la seconda per altezza tra le cime che contornano la città. La vetta del Monte Caggio presenta un cumulo sommitale costituito da terrazzamenti concentrici in pietra e terra, alto 15 metri, forse riferibile ad una torre di avvistamento e circondato da altre opere murarie accessorie, che sembrerebbe in uso nel IV-III secolo a.C. sulla base degli sporadici frammenti di ceramica fino ad ora recuperati. Si potrebbe comunque trattare di una parte di sistema di Castellieri, in linea con altri presenti nella zona e di sicuro interesse archeologico. Sulle pendici del Caggio si trovano ripari sottoroccia, con funzioni di inumazione. Tra questi la Tana della Ratapena, con presenza di ossa umane, ceramiche, nonché manufatti in selce (pugnale in pietra scheggiata) tutte di notevole qualità, riconducibili ad una frequentazione umana per uso funerario databile nel corso dell'Eneolitico o Età del Rame, perdurante nel corso della successiva età del Bronzo. Accanto a tali vestigia recentemente si sarebbero scoperti pure alcuni Menhir che testimonierebbero come la zona possa essere considerata come uno dei grandi luoghi sacri al tempo in cui, a cavallo delle Alpi Occidentali tra Italia e Francia, vivevano numerose tribù appartenenti all’antico e glorioso popolo preromano dei Liguri. Da Caggio poi la discesa verso Perinaldo sede del notevole Osservatorio Astronomico che proprio a Gian Domenico Cassini è intitolato. L’ultimo tratto cioè il tratto San Romolo- Perinaldo sarebbe il terzo lotto dell’opera. Nella mente dei suoi promotori il cronoprogramma dei lavori dovrebbe prevedere all’inizio l’armamento del secondo lotto, più facile a costruirsi data la presenza del sedime della funivia d’epoca fascista. Si passerebbe, quindi, alla costruzione del terzo lotto dall’innegabile valenza paesaggistica, culturale e sportiva, la zona di monte Caggio è considerata in tutt’Europa un paradiso per gli atleti della “ Mountain Hill Climbs”, per poi terminare con l’approntamento della Sanremo Via Pascoli- Pian dei Cavalieri. Contemporaneamente nei sogni dei promotori della funivia, poi, dovrebbe essere coltivato il progetto, favorendo l’intervento di capitali privati di un reale sviluppo di San Romolo, recuperando gli edifici in disuso come le ex- casermette a fini congressuali e favorendo la sua frequentazione da parte di gruppi sportivi di alto livello che lo potrebbero eleggere a propria sede di ritiro. Un’opera importante ed attraente, accessibile anche con le biciclette al seguito, dunque, quella proposta in questi giorni all’Amministrazione Biancheri, dalla sicura valenza altamente tecnologica ed ecologica ma che, per non rimanere iscritta nel Grande Libro dei Sogni necessita per la sua costruzione di importanti finanziamenti europei, in tutto ci si dovrebbe fermare attorno ai diciassette milioni di euro. Bisogna dunque essere pronti a captare ogni filone finanziario possibile giungente da Bruxelles a partire dal prossimo autunno, da quando cioè nella capitale belga si insedierà la nuova Commissione europea che dovrà rivedere il piano quinquennale di sviluppo ed approntare quello per il lustro successivo. Se tutto andasse per il meglio, certamente la nuova funivia qualificherebbe la sindacatura di Alberto Biancheri come la pista ciclabile o il progetto Pigna- Mare ha qualificato quella dei suoi predecessori a partire da Claudio Borea.       

Sergio Bagnoli 


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