Carlo Iachino, candidato sindaco del gruppo “Ventimiglia Quale Futuro”, ricorda così il partigiano Giovanni Rebaudo, scomparso due giorni fa.

“Con Jeannot Rebaudo – dice Iachino - scompare una figura di primaria importanza per la storia cittadina contemporanea. Dopo anni di ambiguità, in cui perfino esponenti delle forze storiche dell'antifascismo per mero calcolo politico ed elettoralistico si abbandonavano ad atti e dichiarazioni assai discutibili, Rebaudo contribuiva a tener viva una memoria forse non condivisa, per usare un'espressione all'epoca in voga, ma certo obiettiva.

A fronte di un Luciano Violante (Ds) che parlava di "Ragazzi di Salò" o di un Massimo Brutti (Ds) che al Ministero dell'Aeronautica inaugurava un monumento a Italo Balbo (ad oggi mai rimosso!), Jeannot si spendeva per spiegare ai ragazzi l'importanza di quei giorni sulle montagne, senza mai approfittare per riceverne giovamento a fini carrieristici e/o politici, come avviene ben visibilmente ancor oggi . Ciao Jeannot, grazie per tutto quello che hai fatto! Un abbraccio a Renata e Miriana che devono soltanto essere fiere del loro papà".