Durante la campagna elettorale dell'anno scorso il nostro gruppo fu contattato da alcunigenitori preoccupati dalle notizie che già allora circolavano su una possibile chiusura dell'asilo o su una privatizzazione del servizio.

In quell'occasione fummo molto chiari:eravamo contrari sia alla chiusura sia alla privatizzazione. Poi le elezioni andarono come tutti sanno e ad amministrare Vallecrosia furono chiamate altre persone, cosìcome decisero democraticamente i cittadini. Successivamente il Comune, essendovi stata continuità tra chi amministrava prima e chi amministra oggi, iniziò le procedure per privatizzare il servizio affidandolo ad una cooperativa nel rispetto delle leggi che regolano la materia.

Nel momento in cui, come da noi previsto, si sono verificati i primi problemi, abbiamosubito richiesto, come gruppo consiliare, un incontro con il Sindaco. In quell'occasione ci furono comunicate le difficoltà in cui si trovava la cooperativa "Le piccole canaglie"e fummo informati che erano in corso delle trattative per verificare se perdurava ancora l’interesse all’attività da parte della società che aveva presentato la seconda offerta in graduatoria. Il nostro interesse ed il nostro impegno erano, oggi come allora,ovviamente rivolti ad un solo scopo: non far chiudere l’asilo nido.

Nella mattinata di martedì 28 febbraio il Sindaco, in un incontro da lui convocato, ci informava che la gestione “Le piccole canaglie” sarebbe terminata con il mese di luglio, mentre la cooperativa subentrante aveva invece posto come condizione inderogabile di poter iniziare l’attività fin da subito, con un periodo congruo in affiancamento tra il personale delle due gestioni. A noi risulta che solo la sera di mercoledì 29 febbraio le due gestioni, l’uscente e la subentrante, si sono ufficialmente incontrate alla presenza di un funzionario comunale e che, all’insaputa delle famiglie dei piccoli ospiti, sarebbe iniziato il periodo di affiancamento il primo di marzo, data nella quale ci sarebbe anche stato il primo incontro con i genitori. Riteniamo quanto meno sconcertante che i genitori dei bimbi che frequentano l'asilo nido non siano stati messi a conoscenza per tempo del fatto che la gestione sarebbe cambiata. Anche il modo in cui è stato trattato “l’affare”, ossia attraverso atti di Giunta sulla basedi un contratto di locazione d’immobile con un vincolo di destinazione d’uso ad asilo nido anziché come “Appalto di servizio pubblico” reso alle famiglie, è secondo noi molto grave, poiché oltre a denotare una marcata insensibilità verso il problema è stato perpetuato da un’Amministrazione che sbandiera ai quattro venti la slogan di“Vallecrosia – città della famiglia”.

Tanto dovevamo ai nostri concittadini, sia che ci abbiano votato oppure no, per doveredi trasparenza nei loro confronti e per evitare che un comportamento responsabile quale quello che finora abbiamo tenuto venga strumentalizzato da chicchessia.