Intervento di Edoardo Rixi, Consigliere Regionale e neo dirigente del Dipartimento Turismo in seno alla Lega Nord, in difesa del Giro dell’Appennino, che quest’anno rischia di saltare.

Secondo l’esponente leghista “Anche nello sport il nostro Paese rischia di morire per burocrazia. Il Giro dell’Appennino rappresenta la seconda più importante gara ciclistica nazionale dopo il Giro d’Italia, ma quest’anno rischia di non svolgersi. Il motivo è che la manifestazione era in programma per il 14 aprile scorso, ma essendoci stato quel giorno il derby Sampdoria-Genoa si era deciso di posticipare l’evento al 15 settembre, onde evitare di sovrapporre le competizioni. Tale cambio di data del resto era stato positivo, in quanto avrebbe permesso all’organizzazione di disporre di più tempo per la raccolta fondi.

Poi però” spiega Rixi “l’Unione Ciclistica Internazionale, solo la settimana scorsa, ha stabilito che  quest’anno il Giro dell’Appennino sarà calendarizzato per il 14 luglio.

Ad oggi le risorse disponibili per organizzare un evento di tali dimensioni non sono sufficienti, specie con così poco preavviso. In questo modo la Liguria perderebbe, oltre al Giro d’Italia, anche quello dell’Appennino. Sottolineo che stiamo parlando di una competizione ciclistica inaugurata nel 1934 e che si è svolta da allora ogni anno, con la sola eccezione del periodo bellico tra il ’40 ed il ’45.

Perdere un evento simile sarebbe un grave colpo sia alle nostre tradizioni sportive che all’economia regionale, la quale ha tutto da guadagnare a livello di indotto turistico da una manifestazione di tale portata.

Per tali ragioni” conclude Rixi “ho depositato un’Interrogazione Regionale per chiedere alla Giunta di andare incontro alla società organizzatrice, la U.S. Pontedecimo, onde salvare la gara.”